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Interrogazione di Rebecchi (Idv di Galliate) sul 'decalogo anti-clandestini'

Galliate - Interrogazione rivolta al sindaco di Galliate, Davide Ferrari, da parte di Lorenzo Rebecchi, leader dell'Italia dei Valori locale e consigliere comunale. "Premesso che nessuno vuole discutere il fatto che l’immigrazione straniera debba essere regolarizzata e controllata - si legge nel documento inviato in Municipio al primo cittadino - sui giornali locali abbiamo letto le sue dichiarazioni sui contenuti dei vostri provvedimenti anticlandestini; nella circolare da voi firmata insieme all'assessore alla Sicurezza Luigi Carnevale il 6 aprile scorso si evince invece che i controlli sono mirati solo nei confronti delle persone di origine nordafricana e non nei confronti di cittadini di altre nazionalità; sia dalla circolare che dai giornali, si sottolinea che saranno date priorità alle segnalazioni provenienti dalla Parrocchia, che l’ente stesso poi ha smentito clamorosamente; non ci sono inoltre report settimanali, come stabilito nel cosiddetto “decalogo” anti-clandestini, salvo una comunicazione alla vostra attenzione da parte del Comando della Polizia Municipale, in cui tra l’altro non si travisa segnali di allarme né di minacce, né risultati prestigiosi nella lotta alla clandestinità extracomunitaria; vorremmo chiederle i motivi per i quali i destinatari di questi provvedimenti sono solo i cittadini di origine maghrebina? I motivi per i quali non ha detto alla stampa che la Sua circolare è rivolta solo ad una categoria di cittadini? Quindi se non pensate che si tratti di una circolare criticabile sotto il profilo razziale e costituzionale? I motivi per i quali ha dichiarato che avrebbe dato priorità alle segnalazioni della Parrocchia, quando ciò non è vero? Se non ritiene chi si tratti di un provvedimento fallimentare o del tutto inutile, dato che non ha portato alcun beneficio, né i risultati sperati alla luce degli obiettivi prefissati? Se non crede di aver sfruttato la sensibilità sulla materia da parte degli elettori per farsi propaganda al solo fine di aumentare il proprio prestigio personale? Vi chiedo cortesemente di rispondere per iscritto a codesta interrogazione".