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Isola dei desideri e delle... polemiche

Galliate - “L’Isola dei desideri” diventa... “L’Isola che non c'è”, proprio come nella storia di Peter Pan. Il centro di aggregazione per minori inserito nel progetto “Starebenestaremale” del Cisa Ovest Ticino infatti non riaprirà. Le famiglie dei ragazzi, in tutto una settantina, stanno protestando vivacemente ed hanno presentato una petizione firmata perché il sindaco Davide Ferrari e la sua Amministrazione comunale ritorni sui suoi passi "per far sì che i nostri figli possano ancora usufruire di questa meravigliosa opportunità che noi cittadini galliatesi abbiamo e che tanti ci invidiano. Oltre ad essere un servizio che garantisce un aiuto alle famiglie che lavorano, è comunque un punto di appoggio e di riferimento per i nostri bambini che grazie alla professionalità degli educatori rendono il tempo trascorso all’Isola un momento piacevole, gioioso e utile".

Ma qual è la contro-proposta di Ferrari: all’interno della scuola elementare in due aule attrezzate per il doposcuola, per un servizio che il primo cittadino definisce tanto buono quanto qualificato. Lo stesso Ferrari dice: "Trovo incredibile come si strumentalizzi la storia dell'Isola dei Desideri. Aumentiamo il servizio da 4 a 5 giorni la settimana, manteniamo invariata la qualità, abbiamo la possibilità di inserire nuove discipline come musica e teatro, si terrà in un posto più sicuro e a norma (la scuola anziché un prefabbricato), ci costa la metà e per questo lo manteniamo gratuto... e qualcuno dice che stiamo facendo male, che siano le stesse persone che prima ce lo facevano pagare il doppio? Genitori, non abboccate alle strumentalizzazioni!".