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Lettera della vice sindaco Marchi sull'ultimo Consiglio comunale

La vice sindaco di Trecate, Antonella Marchi

Trecate - “Gentile direttore – ci scrive la vice sindaco Antonella Marchi – ti scrivo a nome di tutta la maggioranza, riunitasi poche ore or sono, per discutere di un argomento essenziale come il bilancio. Non abbiamo potuto però tralasciare di commentare gli avvenimenti di ieri sera e di come sono stati riportati da Free Novara. (In ultimo commenteremo, non positivamente, la lettera dell’esordiente Locarni). Innanzi tutti ci sembra fuorviante affermare che la riunione si “è trasformata in un autentico teatro” tra il Presidente Varisco e Giorgio Capoccia. Sicuramente c’è stato un battibecco, quanto mai sgradevole, grazie alla straordinaria attitudine in merito del consigliere Capoccia. Si stava discutendo della farmacia. Varisco, dopo aver ripetutamente chiesto se vi fossero altri interventi, passava alle dichiarazioni di voto. Capoccia cambiava idea, pretendendo di esternate la propria opinione (fuori tempo massimo..). Varisco richiedeva un puntuale rispetto del regolamento ed ecco le spiacevoli esternazioni cui il consigliere di minoranza ci ha ormai abituato. Nel merito del Consiglio Comunale d’urgenza: esso viene indetto quando vi siano gli estremi di una tale definizione (per esempio delle scadenze… delle quali pare non interessarsi il neo consigliere Locarni, da quanto si evince dalla sua lettera). L’amministrazione ha proposto (udite, udite la complessità del quesito..), ha proposto l’ubicazione della sesta farmacia, privata, nella frazione di San Martino, con l’intenzione di fornire quel servizio importante e più volte richiesto dagli abitanti che sono numericamente pochi ma che potrebbero essere affiancati, come possibile clienti della nuova farmacia, dai numerosi dipendenti che ogni giorno insistono sul polo chimico. La minoranza ha avuto cinque giorni per esprimere un’opinione (sì, no, forse è meglio a San Marco? O chissà che altro..): non ce l’hanno fatta! Forse il quesito era troppo complesso. O forse è una minoranza sterile e pretestuosa, capace di molte ripetizioni di aria fritta. Un altro esempio? La riunione dei capigruppo, altro momento di approfondimento e di proposte magari costruttive… , è stata disertata dalla minoranza e come? Dopo la Commissione i consiglieri di minoranza hanno dichiarato che avrebbero preso un caffè prima della successiva riunione e… non si sono più ripresentati…  Complimenti! Perché questa minoranza, oltre a non aver nulla da dire e da proporre (forse era proprio quella riunione la sede opportuna per proporre un nome per il revisore dei conti, non all’ultimo momento in Consiglio Comunale…), non è nemmeno in grado  di rispettare le istituzioni, carenza di per sé politicamente grave ma, ancor più grave, incapace anche di mostrare quella fondamentale attitudine al vivere civile che si chiama buona educazione. A Locarni che dice “l’amministrazione capitanata da Enrico Ruggerone si arroga il diritto di sapere meglio di chiunque altro dove individuare l’area” della nuova farmacia, rispondiamo che il neo consigliere Locarni, di Carpignano, si arroga il diritto dopo un’ora di Consiglio Comunale di sparare sentenze, forse non conoscendo neppure l’ubicazione della frazione di San Martino…  Vorremmo anche dirgli di non prepararsi i discorsi prima. Forse è meglio leggere i contesti e scegliere con maggiore oculatezza le frasi fatte. Lui infatti in Consiglio ha parlato dell’uso di un “politichese” che terrebbe i giovani lontano dalla politica: il Consiglio di ieri sera era tecnico e semplicissimo.” C’è da ubicare una nuova farmacia. A noi sembra buona la scelta di San Martino. Che ne dite?” (E questo sarebbe  politichese?....) E poi, quando imparerà a conoscere i consiglieri di maggioranza, dileggiati per una presunta cieca obbedienza al capo, capirà che non c’è nessuno né sprovveduto, né senza carattere che marci al suono di qualche ordine del Sindaco… Ma per conoscere ed agire di conseguenza bisogna ascoltare, tacere, riflettere. Infine: la maggioranza tutta esprime la sua solidarietà al presidente del Consiglio Varisco, fatto oggetto, anche nella seduta di ieri sera, dell’offensivo quanto immeritato teatrino del consigliere Capoccia, sulle cui “qualità” di savoir faire ci siamo già soffermati”.

Sempre dalla maggioranza arriva poi una nota, dal titolo "Un'anomalia tutta trecatese". "Nel Consiglio comunale di Trecate - si legge - si verifica una curiosa anomalia: la maggioranza dispone, avendo 11 consiglieri, di tre capigruppo (Pd, Nel Cuore di Trecate, Idv),  la minoranza con 6 consiglieri di ben 5 capigruppo di cui ben 4 appartenenti al Pdl ma sotto diversi “aspetti  e dizioni” in modo da giustificarne la moltiplicazione.  E’ evidente come  l’anomalia abbia delle conseguenze: per esempio se i capigruppo di minoranza disertano l’omonima riunione, essa non ha il numero legale.  Non che questa sia una bellissima pensata, infatti non serve ad invalidare la convocazione del Consiglio in quanto con solo valore consultivo. Serve unicamente per i teatrini di cui sembra sempre più esperta questa minoranza priva di idee e di proposte".