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Pd e Nct: Un altro 'pasticcio' con i pacchi

Trecate - Dopo lo scandalo dei pacchi del 2017, Binatti ed il suo nuovo vice e assessore Canetta hanno combinato un gran pasticcio anche con quelli del 2018: dei 500 disponibili sono riusciti a distribuirne solo una sessantina, nonostante l’impegno profuso da Croce Rossa, Caritas e Amici 52. Quindi nel 2019 ne dovranno consegnare ben 940. E se non ci riusciranno daranno la colpa ai volontari o addirittura ai poveri, incapaci di cogliere l’opportunità? La verità è che non hanno capito nulla di cosa fossero i pacchi e di come andavano utilizzati per fare un intervento efficace sulla povertà e così hanno completamente sbagliato sia l’individuazione dei beneficiari che il metodo di distribuzione. Premesso che ognuno dei 500 pacchi contiene circa 15 kg di generi alimentari di prima necessità era facilmente prevedibile che la scelta di distribuirli “a pioggia” su altrettante famiglie si sarebbe dimostrata inefficiente e complessa dal punto di vista organizzativo. Ma il peggio è che tale scelta è anche del tutto inadeguata allo scopo: ogni pacco soddisfa il fabbisogno calorico e proteico di una famiglia “tipo” di 4 persone per non più di 3 o 4 settimane ed è veramente efficace solo se fornito in modo continuativo a chi è in condizioni di difficoltà alimentare, mentre diventa praticamente ininfluente darne uno all’anno a 500 famiglie diverse, ancorché genericamente povere. Da ex amministratori noi pensiamo fosse decisamente più utile individuare 30 o 40 famiglie in grave stato di bisogno e fornire loro almeno un pacco al mese, un approccio che avrebbe contribuito concretamente ad alleviarne le difficoltà e che contemporaneamente sarebbe stato meno complesso dal punto di vista organizzativo. E’ da inizio 2018 che i pacchi erano disponibili, non mancava certo il tempo per individuare le famiglie destinatarie, né per organizzare adeguatamente forniture e consegne; sono invece mancate le competenze, un minimo di capacità organizzativa e soprattutto la volontà politica di utilizzare al meglio l’opportunità rappresentata dai pacchi. E’ del tutto evidente che l’attuale amministrazione abbia altre priorità rispetto alle emergenze sociali! Organizzare feste di piazza ed assecondare la carriera politica di Binatti viene sempre prima dei cittadini bisognosi, non sorprende quindi che abbiano cominciato a pensarci solo a inizio dicembre riuscendo solo a combinare un gran pasticcio. Con molta probabilità, dopo averla strumentalizzata per una resa dei conti interna, l’attuale maggioranza considera la disponibilità dei pacchi solo una grande “rottura di scatole” ereditata dall’amministrazione precedente, anziché una preziosa risorsa con cui aiutare chi si trova in difficoltà".