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Rebecchi: Bambini peggio dei carcerati! Ferrari: Diciamola tutta...

Galliate - "L'altra sera in Consiglio comunale - ci scrive il consigliere comunale Lorenzo Rebecchi (Italia dei Valori) si discuteva del bilancio di previsione. Dopo aver letto sui giornali le vanterie del Sindaco sul recupero dell’evasione della retta della mensa scolastica, ho chiesto come ci si regolava con i bambini non in regola con i pagamenti e ho ricevuto una risposta che ha ammutolito tutta la sala: “Viene dato solo pane ed acqua, è già capitato; abbiamo chiesto di metterci dentro del prosciutto”. Grazie per il prosciutto, caro assessore! Il Sindaco, appoggiando la linea dell’assessore ha affermato: “Il problema si risolve, basta pagare la retta”. Indignato come cittadino, come consigliere comunale ed anche come padre non sono riuscito a trattenermi ed ho inveito contro l’assessore, anche trascendendo. Il Sindaco Ferrari mi ha buttato fuori dall’aula e io mi sono rifiutato, in seguito, di partecipare alla votazione. Sono il primo a sostenere che chi non paga, non può usufruire di servizi che non gli spettano. Ci mancherebbe altro. Ma non è tollerabile nella maniera più assoluta che un bambino debba pagare gli errori o la povertà della famiglia. Mai avrei pensato che un alunno potesse essere trattato peggio di un carcerato: a pane ed acqua. Vergogna! Vergogna! Vergogna! Non escludo iniziative politiche dentro e fuori del Consiglio comunale, perché non voglio che altri bambini possano subire la stessa sorte! Si è superato ogni limite. Questo scempio deve finire!".

Non s'è fatta attendere la replica del sindaco Davide Ferrari. "In risposta alla falsa indignazione di un consigliere della minoranza (unico, visto che i suoi colleghi della minoranza mi sembra che abbiano capito la nostra linea), diciamola tutta! Diciamo che abbiamo ridotto l'evasione dal 14 al 4% e diciamo nel 4% abbiamo scoperto le situazioni di vero disagio, anche nuovo (visto la crisi sono tante persone che hanno perso il lavoro nell'ultimo anno ma che non avevano mai avuto bisogno). Diciamo che nel consiglio di bilancio di giovedi abbiamo stanziato 10.800 euro per la riduzione delle rette a chi ne ha bisogno e gli interventi di emergenza... Diciamo che chiamando tutti i debitori al telefono abbiamo scoperto tantissime situazioni in cui i genitori non sapevano nemmeno cosa fosse l'ISEE e per dignità cercavano di pagare tutto, anche in fascia massima e solo perché li abbiamo chiamati, abbiamo potuto venire loro incontro realmente... Ma diciamo anche che abbiamo scoperto gente con 3 cellulari e che non si faceva trovare sapendo di avere 600 euro di debito. Diciamo che una persona è venuta a chiedere aiuti perche non aveva soldi per pagare le bollette tra cui l'abbonamento a SKY. Diciamo che una persona (tra i maggiori debitori) che siamo andati a trovare aveva collegato il suo campanello a quello di una pensionata sua vicina per non farsi trovare dai creditori (evidentemente molti). Diciamo infine che abbiamo scoperto molti modelli ISEE palesemente falsi (con valori a zero, magari per qualche CAF compiacente). Emblematico il caso di un bancario, che non paga affitto ne mutuo, che dichiara di essere nullatenente e di non avere alcun conto corrente... ottenendo quindi una agevolazione. Un bancario senza conto corrente, capite? Allora prima di dire che mandiamo a pane e acqua i bambini... riflettiamo sul fatto che in questa storia nessuno prima di noi ci aveva messo il naso e se per sbaglio (per un errore di comunicazione) un bambino si è trovato con un panino al prosciutto in realtà tutti beneficiano dell'operazione che stiamo facendo in quanto abbiamo ridotto le rette della mensa anche alle fasce più deboli, per la prima volta nella storia. E per finire diciamo anche che i sindaci hanno gli stessi problemi ovunque: a Cesate (giunta PD-IDV) il Sindaco e' andato sui giornali per lo stesso motivo: pane e formaggio... e con gli stessi problemi (i furbetti) e la stessa soluzione... e allora... prima di dire che mettiamo a pane e acqua i bambini... pensiamo a chi, prima di tutti, sta sfruttando i bambini per raccogliere consenso!".