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Rebecchi (Idv) si dimette dal gruppo dell'ex candidato sindaco Garzulano. I commenti di Ferrari e Pomella

Lorenzo Rebecchi (Idv)

Galliate - Una notizia boom nel quadro della politica galliatese, già in fermento visto che tra qualche mese ci saranno le Amministrative. Con una lettera indirizzata in Comune e protocollata la mattina di martedì 25 settembre il consigliere comunale d'opposizione Lorenzo Rebecchi (Italia dei Valori) si è dimesso dal gruppo composto da quelle forze che avevano sostenuto la candidatura a sindaco di Susanna Garzulano. Sui motivi che l'hanno spinto a questa scelta l'esponente 'dipietrista' preferisce non commentare e spiegare in Consiglio comunale (convocato la sera di giovedì 27 settembre al Castello). Il sindaco Davide Ferrari (Lega Nord) ha invece affermato: "Rebecchi ha sempre insistito sulla fragilità della nostra coalizione, ma in realtà questo gesto dimostra che è la minoranza a franare. Un'alleanza che non funziona in minoranza, figuriamoci come avrebbe potuto lavorare in ruoli di amministrazione. In realtà l'insofferenza reciproca tra Rebecchi e il suo gruppo era evidente da tempo... Non sto a commentare sul significato tattico delle dimissioni di Rebecchi, perché è molto presto, forse troppo presto, per pensare alla prossima tornata elettorale".

Nicola Pomella, esponente di spicco del Pd, dice: "L'uscita del consigliere Idv dal nostro gruppo non mi stupisce: già la candidatura alternativa a Ballarè a Novara o le recenti posizioni nazionali andavano verso una maggiore autonomia dal resto del centrosinistra. Auspico che i valori comuni che uniscono le forze di centro-sinistra, lo scontato rinnovamento futuro e un nuovo progetto per Galliate ci possa far ritrovare stabilmente concordi. Concludo sottolineando che un secondo gruppo di centrosinistra, cambia la forma ma non la sostanza del nostro obiettivo: mandare a casa Il sindaco pro tempore Ferrari e far ritornare Galliate a crescere!".

In minoranza rimangono nel gruppo di Garzulano la stessa consigliera, quindi Franco Valeri, Roberto Avvignano, Nicola Pomella, Marco Ceriotti ed Erminio Re.