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Rinnova Cameri: Dal Pd confusione, disattenzione e incompleta informazione

La ditta Bossi di Cameri (da www.bossi.it)

Cameri - Ci scrive Giuseppe Di Lorenzo, presidente del comitato Rinnova Cameri: "Lo scorso aprile i cittadini cameresi hanno assistito, con seria preoccupazione, all’epilogo di una delle prime eccellenze della realtà produttiva del territorio: la ditta Bossi, colpita nel 2005 dalla crisi economica che la costringe alla chiusura definitiva del sito, e alla conseguente “ rinuncia” al personale di lavoro. Eppure, per quasi un secolo, tale impresa svolge un ruolo primario a livello territoriale, riuscendo a raggiungere eccellenti risultanti sia in ambito nazionale che internazionale. A seguito di ciò, spinto dal preoccupante calo dell’occupazione che affligge l’intero territorio, il gruppo di minoranza “Progetto Cameri” richiede un Consiglio comunale aperto. Di seguito un passaggio della mozione presentata: “Quando si parla di lavoro si parla di dignità, indipendenza, partecipazione e costruzione della vita di un cittadino e la meritocrazia che è, in questo caso, intrinseca nell’ animo umano. Discutere e confrontarci con i cittadini, sindacati, Parrocchia e associazioni per fare sinergia nell’ essere vicini in modo concreto a quei cittadini che si trovano in condizioni economiche disagiate ma che fanno parte della nostra comunità camerese, altrimenti come possiamo chiamarci comunità se non c’ è solidarietà?”. Nella stessa occasione,  il Consiglio comunale approva all’unanimità una mozione diretta a fronteggiare il problema disoccupazione. Determinante è stato l’intervento dalla platea dell’avv. Antonio Pedrazzoli, che fornisce una delucidazione di carattere tecnico-sociale: “Intervenire presso gli istituti di credito affinché accettino di congelare temporaneamente le azioni di recupero dei loro crediti nei confronti delle imprese dell’indotto Bossi, fino alla conclusione del procedimento di concordato preventivo della Bossi stessa”. Ciò appresterebbe maggiore tutela all’indotto (ed ai suoi dipendenti) dall’azione di recupero del credito esercitata dagli istituti di credito. Ciò premesso, ci si domanda come si sia potuto verificare un errore tanto grande da omettere uno dei passaggi più decisivi ed incisivi della mozione approvata. Il giorno seguente il Consiglio Comunale “appare” sulla pagina Facebook “PD Cameri”, sul blog del PD Cameri e sulla pagina facebook di “Progetto Cameri” un documento che formalmente riproduce la mozione deliberata in Consiglio, ma sostanzialmente si riferisce ad una fase soltanto dello stesso Consiglio; non “appare” il punto della mozione finale riferito all’intervento (sopra citato) dell’avv. Pedrazzoli e votato da tutto il Consiglio comunale e quindi anche dai rappresentanti di Progetto Cameri! Inoltre, c’è da sottolineare che l’Amministrazione ha “pubblicato” la mozione completa circa un mese dopo la seduta del Consiglio, e dopo aver concluso una serie di azioni concrete che hanno visto il coinvolgimento dei settori dedicati della Provincia di Novara e della Regione Piemonte necessarie all’avviamento delle procedure da seguire per “intervenire presso gli istituti di credito affinché accettino di congelare temporaneamente le azioni di recupero dei loro crediti nei confronti delle imprese dell’ indotto Bossi, fino alla conclusione del procedimento di concordato preventivo della Bossi stessa”. Ora, rendere noto alla pubblica fede un documento incompleto da parte di un’ associazione politica attenta ai diritti e ai bisogni primari dei cittadini, equivale ad omettere loro (nel caso specifico ai lavoratori dell’indotto) una possibile soluzione, seppur temporanea ed incerta. John Kennedy diceva: “Non chiederti cosa può fare il tuo Paese per te,  chiediti cosa puoi fare tu per il tuo Paese”. Questo significa essere solidali".