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Sul nuovo polo logistico di Trecate è guerra dei numeri

Il centrosinistra (fonte Cgil) smentisce le cifre di Binatti: "Non sono previste 2.200 assunzioni, ma 500 da Novara e dintorni"

Trecate - Che il nuovo polo logistico della moda, in fase di realizzazione a nord della Sr11 tra Trecate e Novara, sia vista come la Panacea contro ogni male per chi cerca un lavoro, lo si era intuito dalle lunghe code di persone con il curriculum in mano nei giorni scorsi nei pressi dello Sportello Lavoro allestito dal Comune di Trecate. Tantissime le richieste di un'occupazione, molte delle quali già in partenza andate in fumo, in quanto la proprietà vuole avere solo profili che prevedano il diploma di scuola Superiore o anche la Laurea. Ovviamente sui 'social' si sono scatenate polemiche a non finire...

Su questa vicenda, ma anche su molto altro, si è tenuto lo scorso lunedì 14 ottobre presso il centro incontro anziani di via Fratelli Russi (proprio di fronte allo Sportello Lavoro) una conferenza stampa, cui hanno presenziato i consiglieri Pier Paolo Almasio (Nel cuore di Trecate), Pietro Campa e Marco Uboldi (Pd) oltre a Sergio Amidani (cittadino che di recente sta affiancando l'attività politica del centrosinistra).

"Sul nuovo polo - ha aperto Uboldi - a nostro parere sono state create ad arte un sacco di aspettative che ora fanno più male che bene. Binatti ha raccontato dentro e fuori il Consiglio comunale un sacco di cose lontane dalla realtà. Per capirne meglio nei giorni scorsi abbiamo avuto un incontro con la Cgil di Novara e abbiamo scoperto diverse 'chicche'. Innanzitutto Binatti parlava di 2.200 posti di lavoro e invece sono molti, molti di meno. Lo Sportello Lavoro poi non è l'unico punto preposto alla raccolta dei curricula, in quanto già da tempo si sta facendo un'operazione analoga in alcune agenzie interinali accreditate dalla proprietà. Ci preme poi ricordare come non sia mai stato organizzato un incontro tra chi gestisce il polo e i rappresentanti del nostro Comune, men che meno con i trecatesi, per presentare quello che è previsto all'interno, in che tempi e soprattutto in quali termini, oltre alle opere previste per la comunità come la pista ciclabile (che però arriva sino all'immediata periferia di Trecate)".

Amidani: "Obiettivo della proprietà è quello di uscire dalla logica delle cooperative e arrivare a fine 2021 ad avere assunzioni dirette; ma quello che più ci ha stupito sapere dalla Cgil e non dal nostro sindaco è che i posti di lavoro previsti sono (dal 31.12.2021) 800, dei quali 300 dedicati ai frontalieri italo-svizzeri, provenienti dagli stabilimenti in terra elvetica che a breve chiuderanno per trasferirsi proprio a Trecate. Dunque sono 'solo' 500 i posti disponibili. I profili professionali sono in tutto 9 ma non c'è stato detto la quantità di operatori per ciascuno di essi; si sa che per cinque è necessaria la laurea e per i rimanenti quattro il diploma. Lasciare la propria domanda allo Sportello Lavoro non darà diritto ad alcuna corsia preferenziale: saranno invece degli autentici passa-carte per la proprietà che deciderà chi potrà fare un colloquio ed eventualmente essere assunto. Prevista anche la realizzazione di un terzo capannone sul terreno che oggi è sul territorio di Novara, anche se non si sa la sua destinazione d'utilizzo. Nessun elemento, altra 'chicca', fa dedurre che il nome Prada partecipi a questa operazione. C'è da dire che su questa vicenda ci sono problemi enormi di comunicazione e trasparenza da parte del sindaco e dell'Amministrazione comunale".

Pier Paolo Almasio: "Siamo arrivati a vedere i capannoni quasi conclusi per sapere quello che volevamo, anzi dovevamo conoscere prima che iniziassero i lavori... Per la carità: ben vengano 500 posti, ma non sono i 2.000-2.500 sventolati più volte in Consiglio o sui social da Binatti e soci. Ribadisco che è anche una 'balla' colossale dire che una corsia preferenziale sarebbe stata data ai trecatesi, in quanto sarebbe illegale. E poi chi si occupa di questa vicenda in Comune, visto che Vilardo prima e Oriolo poi sono stati silurati dal sindaco? Vorremmo ora che si organizzasse una commissione consiliare aperta al pubblico su questo tema con la speranza che i numeri e i dati a nostra disposizione non siano corretti".

Campa: "Peccato che si arrivi tardi a sapere le cose e si debba rincorrere la questione invece che gestirla. Mi chiedo poi: è giusto che degli uffici comunali, con funzionari e dipendenti, diventino l'agenzia di promo-lavoro di quell'azienda privata a tutto vantaggio della visibilità del sindaco? Non c'è stato alcun colloquio con i sindacati e nemmeno con Confindustria e altre associazioni di categoria. E poi, visto che servono diplomati ma anche mulettisti (e spesso uno non è l'altro e viceversa...), perché non stati organizzati corsi 'ad hoc' in collaborazione con le scuole professionali del territorio? Non ci sembra giusto prendere in giro le persone in questo modo, vista la coda fuori dallo Sportello nei giorni scorsi!".

Ubodi, Amidani, Almasio e Campa infine puntano il dito sull'assenza di Binatti ad incontri 'strategici', come ad esempio con Sun per gestire la questione trasporti da e per il polo ("Il Comune di Novara invece c'era..."). "Abbiamo come la sensazione che diventerà un polo simile a quello industriale ad ovest di Novara, di fatto sul territorio di San Pietro Mosezzo, ma che in soldoni è gestito in tutto e su tutto dal capoluogo".

Infine una domanda retorica di Uboldi, viste le recenti vicente (caso Oriolo, caso Vilardo-Volontè-Crivelli): "Qualcuno al Palazzo Municipale ha voglia di amministrare Trecate e smetterla di giocare a Risiko?".

In attesa della risposta, vado in sgabuzzino e tiro fuori Monopoli, Tombola, Trivial Pursuit e Indovina chi?: di questi tempi possono sempre essere utili...

Gianmaria Balboni