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Tacchino: niente Pd nelle elezioni di Trecate e rischio rinvio elezioni

Trecate - Evidentemente è una campagna elettorale che continua a riservare sorprese e che pare, a questo punto, interminabile. La mattina di sabato 7 maggio Gianfranco Tacchino candidato sindaco per l'omonima sua lista civica, ha convocato una conferenza stampa nel corso della quale ha spiegato che: "Lo scorso 2 maggio alle 18.30 Giuseppe Cremona (presidente), Susanna Garzulano, Giancarlo Mazzoletti e Giorgio Fornara (componenti) hanno deciso di sospendere per due anni il sottoscritto, quindi i Francesca Amendolara, Giovanna Cavaliere, Laura Costa, Giuseppe Lo Bosco, Roberto Mangiameli, Simone Luongo, Maurizio Pezzolato e Cataldo Moretti. Il motivo di tale sospensione, che non è un'espulsione dal Partito Democratico, è che si presentano nella lista Tacchino Sindaco che è da considerarsi alternativa a quella 'legittimamente espressa dal Circolo del Pd trecatese e facilmente identificabile con il contrassegno del simbolo Pd. In poche parole, se pochi giorni prima la stessa Commissione di Garanzia con voto di 4 contro 1 mi dava ragione sul fatto che Ruggerone fosse stato candidato sindaco contravvenendo allo Statuto del partito, che prevede per tale investitura l'utilizzo del metodo delle primarie, ora con votazione palese noi tutti, che avevamo sollevato quella questione, siamo stati sospesi... ditemi voi quanto è democratico veramente questo partito! Da notare che io - ha proseguito Gianfranco Tacchino - sono vice presidente regionale del codice etico del partito e che sia il sottoscritto che tutti gli altri 'sospesi' ricopriamo importanti incarichi all'interno del direttivo locale e provinciale, che a questo punto decadono. Vorrei anche ribadire il fatto che noi ci presentiamo lo stesso per le elezioni con un candidato sindaco, una lista e 16 candidati consigliere. Il nostro obiettivo era e rimane quello di vincerle. Ma che cosa abbiamo fatto di così grave per essere sospesi con un provvedimento tanto pesante? Semplicemente abbiamo chiesto il rispetto dello statuto del Pd che, lo ripeterò alla noia, prevede per la nomina di un candidato sindaco non tanto l'investitura dall'alto e dalle segreterie di partito, quanto e soltanto l'uso delle primarie. Ai vertici del Pd interessa andare nei programmi televisivi e far vedere quanto sono bravi e democratici loro; poi invece in situazioni come queste si comportano in tutt'altra maniera. Ho quindi deciso di fare ricorso al Tribunale Ordinario Civile di Novara per inibire la partecipazione a sindaco di Trecate di Enrico Ruggerone, in quanto designato con una palese violazione statutaria tutta a mio danno. Va dunque rimosso il logo della lista Pd dalle schede elettorali. Ora aspetteremo che cosa decide il giudice. Nella denuncia sono stati citati il circolo provinciale del partito, quello locale, Enrico Ruggerone e l'Ufficio Elettorale di Novara. Non sappiamo ancora i tempi, anche perché va sottolineato come il documento della commissione provinciale di garanzia che mi dava ragione sia stato emanato con estremo ritardo lo scorso 22 aprile".

"Il mio cliente - ha spiegato l'avvocato Mario Monteverde, legale di Gianfranco Tacchino - basa le sue tesi sullo statuto stesso del Partito Democratico, del quale oggi si scrive una pagina molto triste e brutta. Noto una politica cerchiobottista della commissione provinciale di garanzia, che prima gli dà ragione, ma con l'obbligo di non divulgare la cosa e farla rimanere nelle quattro mura del partito. E ora decide per la sospensione di Tacchino e di altri 8 componenti della sua lista. Se la risposta dovesse arrivare entro breve, prima delle elezioni, auspichiamo che ci sia un rimando dell'appuntamento elettorale. Se la risposta, positiva per il cliente, dovesse pervenire invece dopo il voto chiederemo a chi di dovere i danni".

Dunque c'è la possibilità che le elezioni amministrative a Trecate vengano fatte slittare di 1 o 2 settimane. "Farle quindici giorni dopo - hanno detto Monteverde e Tacchino - vorrebbe dire dare la possibilità al giudice di valutare con attenzione tutte le carte e di avere giustizia". In tal caso, non è fantapolitica ma è simile a quanto accaduto ad esempio a Novara 5 anni fa quando Torriani e la Dc prima persero il ricorso e poi lo vinsero al Consiglio di Stato, si potrebbe votare il 29-30 maggio, quando in altre parti d'Italia si è alle urne per il ballottaggio, e lo stesso ballottaggio a Trecate avrebbe luogo in contemporanea con i referendum del 13 giugno. Come dire... una campagna elettorale iniziata più di un anno fa con la caduta di Zanotti Fragonara e l'arrivo del commissario prefettizio e che si concluderà... chissà quando.

Gianmaria Balboni