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Tutto esaurito per il teatro del Consiglio a... Teatro

Trecate - Se il buongiorno si vede dal mattino il lavoro più duro ed ostico in questi 5 anni di amministrazione di centrosinistra, apertisi la sera di giovedì 16 giugno con la convocazione del Consiglio comunale, non ce l'avrà né il sindaco Enrico Ruggerone e nemmeno la sua giunta, ma Roberto Varisco, neo nominato presidente del Consiglio (comunale). Autentico bagno di pioggia fuori e di folla dentro il Teatro Comunale, con tutti i 100 posti a sedere presi d'assalto dal pubblico, suddiviso in due 'curve': alla destra i sostenitori di Binatti e alla sinistra quelli di Ruggerone. Risultato? Ad ogni intervento dell'uno o dell'altro schieramento la gente ha applaudito come se si stesse ad un concerto o alla prima di una nota commedia.

Ha aperto la seduta il consigliere 'anziano': Pietro Mocchetto (Pd), che a bassa voce, in modo molto scolastico - del resto non si dimenticano in fretta anni e anni di presidenza alle Medie di Trecate... - ha condotto la serata in attesa dell'elezione del presidente del Consiglio comunale. Nel frattempo la seduta ha visto anche la sospensione per qualche minuto, dopo che Binatti e il suo gruppo avevano proposto che la discussione sulla costituzione dei gruppi consiliari e la designazione dei rispettivi capigruppo venisse anticipata ai primi punti. Non se n'è fatto nulla e si è provveduto ad andare avanti con l'ordine del giorno stabilito.

Binatti, Giorgio Capoccia e Andrea Crivelli auguravano "buon lavoro al sindaco Ruggerone, alla vice Marchi, al presidente Varisco e agli assessori Villani e Uboldi" (nessun riferimento quindi per Rosina e Zeno). Casellino spendeva elogi invece solo per il neo assessore ai Lavori pubblici Villani. Nestasio ricordava all'amministrazione comunale: "Voi siete qui oggi a guidare Trecate ed avete un'enorme responsabilità, ma sappiate che ben 2/3 dei trecatesi al 1° turno non vi hanno votato e voluto". Come dire: siete qui solo grazie ai litigi e alle divisioni che hanno contraddistinto il centrodestra. E queste divisioni sono diventate evidenti quando c'era da votare i componenti della Commissione elettorale, di quella per la formazione degli elenchi dei giudici popolari e di quella consultiva per l'agricoltura e le foreste. Venivano così eletti rispettivamente: Leone-Mocchetto-Crivelli; Costa-Capoccia; Cortese-Casellino. Fuori quindi dai giochi la stessa Nestasio (Lega Nord) e Canetta, componente del gruppo "Pdl - Berlusconi per Canetta Sindaco".

Sempre Binatti ha 'movimentato' la serata e fatto scattare qualche applauso (di approvazione dei suoi) e fischio (di critica del pubblico di fede politica opposta) quando ha fatto vedere una tessera Pdl, identica a quella di cui sarebbe ancora titolare l'attuale assessore Rosina, "cui auguro buon lavoro, visto che è già stato assessore ai tempi di Zanotti Fragonara (centrodestra) e che è stato definito proprio dall'attuale sindaco (all'opposizione allora) uno dei peggiori assessori della provincia. Devo capire ora se è stato nominato per scelta politica oppure per competenze tecniche...". Pronta la risposta di Ruggerone: "E' assessore in quanto abbiamo fatto un apparentamento alla luce del sole e, avendo fatto un ottimo risultato personale con i suoi due movimenti al 1° turno (Io amo Trecate e Svolta trecatese), lo abbiamo voluto inserire in Giunta".

Infine la 'grana' della costituzione dei gruppi consiliari: ecco che il re è... nudo: il Pdl di fatto è sfasciato in 4 gruppi. Oltre a Canetta, infatti troviamo Casellino (Pdl 'semplice'), Binatti (gruppo Italia) e la coppia Crivelli-Capoccia (gruppo Centrodestra). "Una scelta - ha detto Crivelli - quella di costituire il gruppo Centrodestra, per far capire al nostro elettorato che noi eravamo e continueremo ad essere di quest'area e non siamo dei voltagabbana come qualcuno qui stasera", ogni riferimento a persone o cose (non) è puramente casuale, potremmo dire...

Sempre dai banchi dell'opposizione Binatti intendeva poi regalare l'ultimo libro di Saverio Tommasi, dal titolo "Voltagabbana" a Rosina, ma il presidente Varisco ha bloccato per tempo questa intenzione ("E' fuori tema, ci sarà tempo per le critiche per l'operato e per la scelta fatta da Rosina, ma oggi all'ordine del giorno non si discute di questo"). Lo stesso neo assessore all'Urbanistica ha detto: "Io da oltre due anni ho deciso di uscire dal Pdl, partito in cui non mi ci riconosco più. Ho fatto le mie scelte e sono anch'io dell'idea che non cambiare opinione è da cretini" (riferimento a Binatti e alla questione relativa all'abbattimento della casa di via Murello). Alle 23.10 cala il sipario, si conclude il Consiglio e applauso per tutti gli attori. Un plauso particolare se l'è meritato il neo presidente Varisco: se il buongiorno si vede dal mattino...

Gianmaria Balboni