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Un'esperienza straordinaria a Montecitorio

Trecate - "Partiamo al mattino presto da Novara in treno - raccontano la professoressa Ticozzi e la giovane Natasha - per prendere la freccia rossa Milano-Roma. E’ il 17 marzo giorno dell’anniversario dell’Italia Unita. Io, come docente e Natasha come alunna della scuola media Cassano stiamo recandoci nella capitale per un importante appuntamento: il discorso del Presidente Napolitano al Parlamento in occasione dei 150 anniversari dell’unità italiana. La nostra scuola, dopo essere stata invitata a settembre all’inaugurazione dell’anno scolastico al Quirinale, è stata designata per rappresentare la regione Piemonte . Siamo ancora emozionate per la serata precedente in cui abbiamo festeggiato l’unità con il nostro recital “Sotto la bandiera”, dopo una notte insonne viviamo la responsabilità di rappresentare tutti i docenti, tutti gli alunni, la dirigente ma anche tutti quelli che alla scuola vogliono bene. Puntualissimo il treno finisce la sua corsa alle undici, ci trasferiamo in albergo e poi al ristorante, dove i funzionari del ministero della pubblica istruzione ci accolgono e, dove incontriamo gli altri rappresentanti delle regioni italiane: un docente e un alunno per ogni regione. Pranziamo in compagnia della Toscana e della Lombardia… rappresentiamo l’Italia e immediatamente socializziamo come se ci conoscessimo da lungo tempo Incontriamo una ragazza che rappresenta la Liguria: è una studentessa di terza media la cui famiglia è originaria del Marocco. Alle 14 trasferimento in pullman al Parlamento, facciamo qualche foto fuori sulla piazza ma il tempo è inclemente, piove a dirotto. Ascoltiamo le fanfare dei militari delle varie armi che suonano ed entriamo a Montecitorio. Siamo mute, ci muoviamo con discrezione in un luogo che è importante e simbolico. I commessi ci conducono ai nostri posti e attendiamo l’inizio della Cerimonia. Vediamo l’ingresso dei presidenti della Repubblica emeriti, il Presidente Ciampi riceve un applauso lunghissimo, degli ex presidenti delle Camere e del Senato. Infine giunge Il Presidente Napolitano. La Camera è gremita di parlamentari ma anche di invitati delle istituzioni, giornalisti, cardinali, e… ci siamo anche noi. Tutti in piedi per ascoltare e cantare l’inno italiano, poi parla il Presidente della Camera Fini, seguito dal Presidente del Senato Schifani, poi tocca a Giorgio Napolitano. Inizia con parole che facciamo nostre perché le sentiamo dirette anche a noi, dice: "Sento di dover rivolgere un riconoscente saluto ai tanti che hanno raccolto l’appello a festeggiare a celebrare l’Italia Unita, alle Regioni, alle Municipalità, alle Scuole" e si, anche noi, nel nostro piccolo abbiamo voluto lavorare su questa eredità del Risorgimento, ognuno nelle proprie classi e poi abbiamo dato vita a una serata importante, come scuola ma anche per Trecate come città. I 130 ragazzi che si sono messi in gioco, cantando, ballando, recitando, suonando hanno mostrato una grande passione per il nostro paese, per l’Italia. Al termine del discorso ci è stato consegnato un poster della Costituzione. Una giornata memorabile, una data da non dimenticare perché per citare ancora il presidente Napolitano l’Italia ha bisogno di memoria e riflessione per affrontare le sfide che la nostra nazione deve affrontare. E’ quello che ogni giorno cerchiamo di fare a scuola".