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BOBBA: BENE LA POSIZIONE DEL GOVERNO A TUTELA DEL RISO ITALIANO

“Si dica no anche alle concessioni unilaterali effettuate dalla Commissione europea”

Vercelli - “Gli accordi che l’Unione europea potrebbe stringere con India, Thailandia, Vietnam, Usa e Giappone, ovvero i più importanti esportatori di riso a livello mondiale, rischiano di compromettere il commercio del riso comunitario con gravi conseguenze soprattutto sulla filiera italiana, concentrata nell’area piemontese e lombarda di Vercelli, Novara e Pavia. Per questo, con un’Interrogazione, avevo chiesto al Governo di spiegare quali iniziative intendesse adottare, nelle apposite sedi comunitarie, al fine di tutelare la risicoltura italiana dalle conseguenze derivanti dagli imminenti accordi. Nella risposta data quest’oggi, il sottosegretario all’Agricoltura Giuseppe Castiglione ci ha fornito informazioni puntuali sullo stato dei diversi negoziati bilaterali con i suddetti Paesi. Prendo atto positivamente dell’intenzione del Governo di tutelare in modo appropriato il riso italiano, vigilando sulla definizione degli accordi in modo da non ledere gli interessi nazionali, ed evitando così l’invasione del nostro mercato da parte di prodotti di bassa qualità a prezzi decisamente inferiori. In particolare, è positivo il fatto che le richieste indiane di apertura di nuovi contingenti siano state respinte e così la posizione di chiusura ad eventuali richieste statunitensi di ulteriori concessioni di contingenti di riso”: così commenta l’On. Luigi Bobba (PD) la risposta del sottosegretario all’Agricoltura Giuseppe Castiglione alla sua Interrogazione relativa ai rischi per il riso italiano derivanti dai futuri accordi con alcuni Paesi asiatici e non. 

“Tuttavia – aggiunge l’On. Luigi Bobba – il Sottosegretario non ha fatto alcun riferimento alla posizione italiana all’interno dei negoziati multilaterali, in particolare alle concessioni unilaterali effettuate dalla Commissione europea a Paesi bisognosi di alimentare il proprio sviluppo economico attraverso l’esportazione di propri prodotti agricoli, come nel caso di Cambogia e Myanmar. Mi auguro che anche in quelle sedi il Governo italiano assicuri altrettanta attenzione alle esigenze di tutela della produzione di riso comunitario”.