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Cota e la Lega sulla (scongiurata) Tassa Bresso

Torino - “Certo che ha davvero spaventato la determinazione con cui la ‘ corazzata Potemkin’ del Pd ha fatto opposizione in Aula. Ancora mi tremano i polsi per quello striscione con scritto ‘vergogna’ sorretto da consiglieri d’opposizione che dicono di essere indignati a favor di telecamere e poi ridono nelle foto. Chiedo venia se il mio giudizio non è ancora lucido, dopo la nottata di voto, ma apprendere che il Pd cerchi ancora di darci lezioni di Bilancio dopo i disastri pluricertificati di cui sono stati protagonisti con il Governo Bresso, a cui noi abbiamo dovuto porre rimedio anche con il ritocco dell’Irpef per coprire i buchi lasciati in sanità, mi fa veramente sorridere”. 

Lo ha dichiarato il presidente del Gruppo regionale della Lega Nord Mario Carossa replicando alle polemiche odierne sul Bilancio della regione approvato in nottata. 
“Io sono estremamente tranquillo perché da amministratore ho approvato un Bilancio rigoroso e serio – ha aggiunto Carossa – come mai era stato fatto durante altre legislature, in cui sono stati dati precisi e concreti indirizzi. Come il grande sforzo sulle politiche sociali, sui trasporti, sulla sanità e sulla tutela dell’occupazione e della casa. 
Vorrei ringraziare tutti i consiglieri di maggioranza, uno per uno, che hanno dimostrato, ieri sera e notte fino alle cinque di mattina, una compattezza e una serietà encomiabili in un momento sicuramente non facile come quello che stiamo vivendo. Un comportamento che stride in modo evidente con quello del Pd, di Sel e del Movimento Cinque Stelle, oltre che del resto dell’opposizione, i quali per il bene dei piemontesi hanno creduto che l’unica via fosse la solita trita e ritrita melina dell’essere contrari a prescindere”.

Il governatore Roberto Cota invece dice: ""In questo bilancio abbiamo ridotto l'aumento Irpef, che ci sarebbe invece toccato a causa del debito lasciato dal governo regionale precedente. La verità è che abbiamo scongiurato la tassa Bresso: oggi riusciamo a contnere l'Irpef a 160 milioni a fronte di 900 milioni di debiti ereditati e di 400 milioni che i piemontesi avrebbero dovuto pagare con un commissariamento della Regione che grazie al nostro lavoro non c'è stato. L'unica vergogna è di chi ieri ha contribuito a creare il buco e oggi fa finta di niente, puntando addirittura il dito contro chi ha salvato la Regione".