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FERRARI: I RISULTATI OTTENUTI DALLA COMMISSIONE POLITICHE SOCIALI DELLE REGIONI

3 obiettivi importanti raggiunti: la riconquista del fondo per sostenere nidi e servizi per l'infanzia, il bonus bebè come misura non universalistica, l'inserimento nel Bilancio pluriennale dello Stato del Fondo Politiche sociali e del Fondo non autosufficienze
L'assessore Augusto Ferrari

Torino - La Commissione Politiche Sociali delle Regioni, in sede di esame della Legge di Stabilità 2015, ha ottenuto, grazie anche al lavoro di rete con i parlamentari della Commissione Affari sociali, ANCI, Sindacati e Terzo Settore, che il testo recepisse alcune importanti modifiche: l'istituzione del Fondo famiglia e risorse per i servizi socio-educativi per la prima infanzia, la rimodulazione della concessione del bonus bebè non come misura universalistica, bensì selettiva, concessa in base alla condizione economica della famiglia misurata con l'ISEE, e l'inserimento, nel Bilancio pluriennale dello Stato del Fondo Politiche Sociali e del Fondo per le non autosufficienze.

"Gli Assessori regionali alle Politiche sociali" ha spiegato Augusto Ferrari "hanno lavorato per poter introdurre, nella Legge di Stabilità 2015, modifiche al provvedimento, raggiungendo risultati che rappresentano un primo passo verso la costruzione di un welfare di seconda generazione ed, al tempo stesso, una risposta ai bisogni di una società colpita dalla crisi economica che ha fatto emergere nuove vulnerabilità. Innanzitutto, ritengo importante l'istituzione di un Fondo con la dotazione di 108 milioni per l'anno 2015 da destinare a favore della famiglia. Una parte dello stanziamento, pari a 100 milioni di euro, è riservata al rilancio del piano sviluppo del sistema territoriale dei servizi socio-educativi per la prima infanzia. Una quota del fondo, pari a 5 milioni di euro per l'anno 2015, è finalizzata al finanziamento dei programmi di distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti. Abbiamo ritenuto opportuno - ha proseguito l'Assessore - chiedere che il bonus bebè, corrispondente ad un importo pari a 960 euro annui, non venisse erogato in maniera universalistica, ma che venisse attribuito alle famiglie in una condizione economica equivalente (ISEE) non superiore a 25.000 euro annui. Qualora il nucleo familiare di appartenenza del genitore richiedente l'assegno sia in una condizione economica non superiore a 7.000 euro annui, l'importo dell'assegno di 960 euro verrà raddoppiato. Un altro risultato fondamentale per rispondere ai bisogni dei cittadini - ha affermato Ferrari - è rappresentato dall'inserimento, nel Bilancio pluriennale dello Stato, di due Fondi: quello nazionale per le Politiche sociali e quello Nazionale per la non autosufficienza. il primo finanziato con 300 milioni di euro a decorrere dal 2015, il secondo, che all'inizio prevedeva 250 milioni di euro, è incrementato di 400 milioni di euro a decorrere dal 2015 e di 250 milioni di euro annui a decorrere dal 2016. Rimane aperto - ha concluso l'Assessore Ferrari - il tema dell'utilizzo delle risorse per il contrasto alla povertà che deve essere affrontato attraverso l'individuazione di atti concreti che superino la logica assistenziale della carta acquisti (Social Card)".