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FERRARI: PROSEGUE LA RIFORMA DELL'EDILIZIA SOCIALE

La Giunta regionale approva il disegno di legge per l'autorecupero degli alloggi

Torino - Nella seduta di lunedì 2 febbraio la Giunta regionale, su proposta dell'Assessore alle Politiche Sociali, alla Famiglia e alla Casa, Augusto Ferrari, ha approvato il disegno di legge "Autorecupero degli alloggi carenti di manutenzione da parte degli assegnatari. Modifiche alla legge regionale 17 febbraio 2010, n.3 Norme in materia di edilizia sociale", provvedimento che, insieme, al ddl n. 76, in discussione nella competente Commissione consiliare, "Misure straordinarie in favore dei comuni per fronteggiare l'emergenza abitativa", rappresenta un ulteriore passo nella direzione di una revisione completa della legge n.3/2010 in materia di edilizia sociale.

L'Assessore Ferrari, entrando nel merito del provvedimento, ha spiegato: “Nel corso del 2014 si è provveduto, su richiesta del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a censire gli alloggi destinati all'edilizia sovvenzionata non assegnabili per carenza di manutenzione e a quantificare il fabbisogno finanziario per il loro recupero. Dai dati forniti dalle ATC e dai Comuni è risultato che, nella nostra Regione, gli alloggi non assegnabili per carenza di manutenzione sono circa 800 con un fabbisogno di oltre 22,3 milioni di euro. Considerata la scarsità di risorse regionali e statali che saranno destinate, nei prossimi anni, alla manutenzione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata, si è ritenuto utile poter consentire agli assegnatari degli alloggi di realizzare, direttamente, alcuni limitati interventi di autorecupero”.

“Il provvedimento – ha proseguito l'Assessore“stabilisce che gli Enti gestori predispongano l'elenco degli alloggi non assegnabili per carenza di manutenzione, individuino per ciascun alloggio gli interventi indispensabili per renderlo abitabile, stimino i relativi costi ed i tempi di esecuzione delle opere. Questi alloggi sono assegnati ai soggetti utilmente collocati in graduatoria a condizione che l'assegnatario si impegni a realizzare gli interventi di autorecupero che rendano l'appartamento abitabile. La tipologia delle opere ammesse - ha concluso Ferrari - rientra nella casistica della "manutenzione ordinaria" (interventi come la sostituzione di apparecchi igienico-sanitari, opere di riparazione di pareti o pavimenti, modesti interventi per mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti nell'alloggio. Dovrà essere prodotta dall'assegnatario la documentazione per il riconoscimento dei costi sostenuti e considerata la tipologia delle opere ammesse e la condizione economica degli assegnatari, si ritiene che il costo non possa superare i 5mila euro (eventualmente elevabili a 7mila euro) e venga riconosciuto all'assegnatario sia mediante la restituzione dell'importo anticipato, sia attraverso detrazioni dal canone di locazione”.