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INFORMATIVA DELL'ASSESSORE FERRARI SU RECUPERO IMMOBILI

Illustrato il programma di recupero e razionalizzazione di immobili e alloggi di edilizia residenziale pubblica di proprietà dei Comuni e degli ex IACP

Torino - L'Assessore regionale alle Politiche sociali, alla Famiglia e alla Casa, Augusto Ferrari, ha illustrato, oggi, 14 settembre 2015, ai componenti della Giunta regionale il programma di recupero e razionalizzazione di immobili e alloggi di edilizia residenziale pubblica di proprietà dei Comuni e degli ex IACP, in base ai criteri stabiliti con decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze e il Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie del 16 marzo 2015 che ha ripartito, altresì, le risorse tra le Regioni.

"Il Programma - ha spiegato Ferrari – è articolato in due linee di intervento: la prima (lettera a) finalizzata a rendere prontamente disponibili gli alloggi di risulta che, a causa del loro degrado, non possono essere prontamente riassegnati attraverso interventi di ripristino di importo inferiore a 15.000 euro da realizzare entro sessanta giorni dalla data della determinazione regionale di concessione del finanziamento. Gli alloggi di risulta sono quelle unità abitative che dopo un periodo di utilizzo da parte di un assegnatario ritornano nella disponibilità dell’ente proprietario; la seconda (lettera b) finalizzata al ripristino degli alloggi di risulta di importo pari o superiore a 15.000 euro e alla manutenzione straordinaria degli alloggi, delle parti comuni o dell’intero edificio, attraverso un insieme di tipologie di intervento cumulativamente ammissibili a finanziamento nel limite di 50.000 euro per alloggio. Gli interventi sull’intero edifico possono essere anche rivolti all’adeguamento energetico, impiantistico, statico o al miglioramento sismico dell’immobile. Alla Regione Piemonte - ha proseguito l'Assessore - sono state destinate risorse pari euro 5.295.026,40 per gli interventi ex lettera a) per il quadriennio 2014-2017 ed euro 30.444.463,96 per gli interventi ex lettera b) con una articolazione temporale 2014-2024 e la Giunta regionale con deliberazione n. 11-1640 del 29 giugno 2015, ha definito condizioni di ammissibilità, esclusione e precedenza, a parità di punteggio, delle proposte di intervento, ha individuato l’ambito di localizzazione degli interventi, ha stabilito i termini per la presentazione delle domande da parte di Comuni e Agenzie Territoriali per la Casa (31 luglio 2015 per le proposte ex lettera a e 21 agosto 2015 per le proposte ex lettera b) ed ha, infine, demandato ad apposita determinazione dirigenziale, l’approvazione dell’avviso pubblico e del modello di domanda. Tenendo conto del riparto e delle richieste pervenute nelle due linee di intervento - ha affermato l'Assessore Augusto Ferrari - il Programma di recupero che la Regione, rispettando i termini previsti dalla normativa statale, può presentare al MIT per l’ammissione a finanziamento, nei limiti delle disponibilità annuali, riguarda: il ripristino di 358 alloggi di risulta attualmente non assegnabili a causa del loro degrado di cui 297 alloggi (ex lett. a) con lavori inferiori a 15.000 euro per unità abitativa (finanziamento medio richiesto circa 11.000 euro/alloggio) e 61 alloggi (ex lett. b) per i quali il contributo richiesto è in media di poco superiore a 25mila euro e la manutenzione di 56 immobili con un contributo medio richiesto di poco inferiore a 517mila euro per immobile. Per tutti gli immobili gli interventi previsti riguardano la manutenzione straordinaria sulle parti comuni dell’organismo abitativo e su quelle di pertinenza. Per oltre l’80% dei casi si aggiungono interventi rivolti all’efficientamento energetico degli edifici con l’innalzamento di almeno una classe della prestazione energetica (o la riduzione di almeno il 30% dei consumi registrati nell’ultimo biennio). Gli interventi ammissibili a finanziamento nell’arco temporale previsto dalla normativa statale  - ha concluso l'Assessore Ferraririguardano tutte le provincie piemontesi, in relazione al fabbisogno presentato e alle tipologie di interventi previsti”.