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Lusinghieri risultati per Frutta nelle scuole

Torino - Sono lusinghieri i risultati ottenuti in Piemonte dalla quarta edizione di “Frutta nelle scuole”: durante l’anno scolastico che si sta per concludere sono state coinvolte 550 scuole, 3788 classi e più di 70.000 bambini. “Frutta nelle scuole” è un progetto finanziato con fondi comunitari e nazionali, gestito dal Ministero per le Politiche agricole in collaborazione con l'Ufficio scolastico regionale ed Assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte per orientare i bambini tra i 6 e gli 11 anni a corrette abitudini alimentari attraverso il consumo di frutta e verdura. A curarlo è Benessere a colori, raggruppamento temporaneo d’impresa che comprende sette componenti, ognuno delle quali rappresenta un punto di riferimento per le produzioni frutticole e orticole dell’area geografica di provenienza e per la specializzazione produttiva, ha distribuito alle scuole primarie per lo spuntino di metà mattina prodotti ortofrutticoli freschi di qualità certificata (dop, igp, biologici), in gran parte ottenuti con metodi di produzione integrata e scelti in base alla stagionalità. La frutta è stata portata alle scuole in media due volte a settimana per un totale di 579 tonnellate di prodotti freschi. Ma l’attività non si limita alla sola distribuzione: per incoraggiare e motivare i bambini al consumo di frutta e verdura, Benessere a colori ha elaborato un programma che mette a disposizione degli insegnanti informazioni, risorse, laboratori, uscite didattiche e materiali per sostenere gli alunni nella conquista di sane abitudini alimentari. Le scuole ospitano i frutta day, giornate particolari condotte da animatori specializzati che parlano ai bambini di educazione alimentare attraverso un percorso completo e multidisciplinare alla scoperta della frutta e dei suoi benefici. Anche famiglie possono partecipare al progetto grazie al sito www.benessereacolori.it. Intervenendo alla presentazione dei risultati, svoltasi il 20 maggio a Torino, l’assessore regionale all’Agricoltura, Claudio Sacchetto, ha sostenuto che “è di fondamentale rilevanza l’aspetto formativo dell’iniziativa in termini di educazione alimentare: la mossa vincente ritengo sia quella di sviluppare tale progetto coinvolgendo i bambini più piccoli, in uno stadio di crescita in cui si plasmano le abitudini basilari che li accompagneranno per tutte le fasi successive della vita. Inoltre, mediante il coinvolgimento nelle attività promosse, i bambini hanno modo di percepire direttamente la centralità del ruolo tenuto dall’agricoltura nella vita quotidiana”.