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Manica (Pd) e l'approvazione del Bilancio in Regione

Giuliana Manica (Pd)

Novara - Riceviamo e pubblichiamo dalla consigliera regionale Giuliana Manica (Pd): "Come è noto nella notte tra venerdì e sabato scorso si è conclusa l’approvazione della legge di Bilancio e della legge Finanziaria della Regione Piemonte; molto è stato raccontato dagli organi di comunicazione, ma ci sembra comunque opportuno dare il senso delle azioni intraprese dal Gruppo del PD e delle critiche da noi rivolte all’azione della maggioranza.

1. Abbiamo evitato che la legge di bilancio provocasse ingiustizia sociale e l’abbandono delle persone che si trovano in difficoltà.
È questo il senso del particolare impegno che abbiamo posto nel tema delle risorse per le politiche sociali.
Siamo partiti in Commissione dovendo affrontare l’incertezza circa il destino dei servizi finanziati su risorse sanitarie “extra LEA” nel 2013. L’Assessore Cavallera, da noi sistematicamente incalzato in Commissione, alla fine ha  definito che 40 milioni dei vecchi “extra LEA” avrebbero continuato ad essere finanziati dalla Sanità. Ma nonostante ciò nel bilancio proposto dalla Giunta le risorse assegnate alla Direzione Politiche Sociali erano carenti e in specifico mancavano all’appello 17 milioni di euro in gran parte per finanziare il fondo indistinto, da destinarsi ai soggetti che gestiscono le politiche sociali in Piemonte. Abbiamo assistito per giorni ad un ridicolo balletto delle cifre: a fronte della nostra constatazione circa la mancanza dei 17 milioni, la Giunta sosteneva che ne mancasse solo 1, per poi iniziare ad ammettere che ne mancavano 6.
Alla fine in Commissione Consiliare sono stati aggiunti 5 milioni di euro che poi in aula venerdì, grazie alla nostra forte determinazione, sono diventati 12 milioni di euro in più rispetto agli stanziamenti iniziali.
L’esito non è quindi del tutto pari alla nostra richiesta, ma abbiamo comunque ottenuto un risultato importante che eviterà di abbandonare al loro destino le persone in difficoltà; e noi continueremo a batterci su questo terreno.
2. Il PD ha difeso chi in Piemonte è in difficoltà. Non ha presentato emendamenti elettorali
Il rappresentante del Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale sostiene che il PD abbia presentato emendamenti elettorali. Noi rispondiamo molto seccamente che le elezioni non si vincono certo intervenendo sulle politiche sociali, ma che il PD le battaglie le fa sui valori; e il tema della tutela delle persone in difficoltà per noi rappresenta un valore che abbiamo assunto come centrale nella discussione della legge di Bilancio.
Noi la battaglia l’abbiamo fatta e con noi anche altri gruppi di opposizione, mentre lui ha scelto di tirarsi fuori dalla discussione senza apportare alcun contributo.
3. Il centro destra ha avuto altre priorità nella discussione
Chi racconta che oggi la politica è tutta uguale vada a rileggersi la discussione in Consiglio Regionale sulla legge di Bilancio. Scoprirà che le priorità tra noi ed il centro destra sono state totalmente diverse.
Per noi è stato prioritario discutere di politiche sociali, realizzare risparmi riducendo l’invadente pletora di agenzie, enti e società per liberare risorse per sostenere un’economia in grande difficoltà e per tutelare i più deboli.
Per il centro destra la priorità, come emerge dall’unico emendamento da loro presentato, è stato il tema dei vitalizi dei consiglieri.
E così, grazie al loro comportamento, del Piemonte si è parlato male, anzi malissimo, anche a livello nazionale in tutti gli organi di informazione.
4. Basta scelte senza confronto
Abbiamo denunciato troppe volte che il tentativo della Giunta di intervenire sulla sanità, sui trasporti e sulle politiche sociali senza confrontarsi con le istituzioni, le associazioni e le organizzazioni di categoria piemontesi avrebbe portato la Giunta Regionale in un vicolo cieco.
Ma, dobbiamo constatare, è esattamente quello che sta avvenendo.
Sono passati pochi giorni da quando la scure del TAR del Piemonte è intervenuta pesantemente sui tagli al trasporto pubblico locale e sulle deliberazioni relative al nuovo piano tariffario per i cittadini anziani non autosufficienti che prevedeva una diminuzione della spesa sanitaria ed un incremento della spesa a carico di famiglie e Comuni.
Si tratta dell’ennesimo pasticcio che ci dice con quanta improvvisazione la Giunta Regionale si sia mossa in questi quattro anni. 
E, a fronte di questa situazione, non può che confermarsi la nostra determinazione nel richiedere la chiusura della legislatura regionale, restituendo la parola agli elettori.