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Nursing Up: sciopero della fame per dimostrare quanto siamo indignati!

Torino - Riceviamo e pubblichiamo: "Una cattedrale nel deserto: questa è la fine che farà l’assistenza sanitaria dei nosocomi piemontesi  senza l’immediato sblocco delle assunzioni, è quanto sostiene il Nursing Up, sindacato degli Infermieri e dei Professionisti Sanitari, che per sottolineare la necessità di un intervento urgente lancia uno sciopero della fame dimostrativo di protesta al presidio permanete del sindacato che sarà situato davanti all’ingresso dell’ospedale Molinette a partire da domani 3 luglio 2013 dalle ore 10. Il primo ad astenersi dall’assumere cibo sarà il segretario interprovinciale del VCO-Novara, Roberto Amerio. “Senza lo sblocco delle assunzioni – spiega il segretario regionale del Nursing Up Claudio Delli Carri – tutti i nostri nosocomi diventeranno degli ospedali fantasma, con servizi limitati ed erogazione solo di quelli essenziali proprio a causa della mancanza di personale. La politica del blocco delle assunzioni porterà al collasso definitivo del sistema, perché già oggi infermieri e professionisti sanitari sopportano orari infernali, senza sostituzioni e senza prospettive di miglioramento. Capiamo che la sanità piemontese è a rischio commissariamento, fatto che comporterebbe situazioni anche peggiori, ma si deve anche comprendere che la strada intrapresa è sbagliata. Di certo il blocco delle assunzioni non è un favore fatto a noi e nemmeno ai cittadini. Se non vi sarà quanto prima un ricambio generazionale di infermieri e operatori sanitari, attualmente ad altissimo tasso di burn out – ha proseguito Delli Carri – presto chiuderanno reparti e altri verranno accorpati, sopratutto nei servizi h24. Ci saranno grandi strutture prive di forze fresche e con una popolazione da accudire sempre più vecchia. Per evitare questa follia, il blocco delle assunzioni deve essere revocato: ne va della salute dei cittadini. L’assessore Cavallera deve rendersi conto di che cosa ci aspetta e per dimostrargli quanto siamo indignati e preoccupati abbiamo scelto lo sciopero della fame, un atto estremo contro una politica miope e sorda alla richiesta dei cittadini e dei professionisti sanitari. Il segretario interprovinciale del VCO Novara, Roberto Amerio, primo a digiunare, sottolinea le difficili condizioni in cui sono costretti a lavorare i colleghi negli ospedali piemontesi. “E’ inutile - dice Roberto Amerio - fare una denuncia alla settimana su quali sono i reparti in maggiore sofferenza: i DEA, le rianimazioni, i dipartimenti chirurgici e medici, le pediatrie: è tutto il sistema che è messo in crisi da questo blocco delle assunzioni”. Il presidio permanente davanti all’ingresso delle Molinette, che sarà anche informativo per i cittadini, ospiterà inoltre la raccolta firme per sollecitare lo sblocco delle assunzioni. Delli Carri conclude: “Non arretreremo di un passo proseguendo a turno nello sciopero della fame sino a quando non avremo certezza che venga aperto un tavolo e che vengano concesse le deroghe a questo odioso provvedimento. Non possiamo lasciare la sanità in mano ai numeri, perché la sanità si occupa di vita, della vita delle persone. Durante la manifestazione proseguiremo anche la diffusione del Manifesto dei Diritti Violati degli infermieri con cui elenchiamo tutte le enormi criticità in cui ci troviamo a operare”.