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Oleggio grande: Di chi è la città?

Oleggio - "Di chi è la città?". La risposta prova a darla il gruppo consiliare Oleggio Grande: "Abbiamo recentemente pubblicato sui nostri canali di comunicazione una domanda importante: Di chi è la città? La partecipazione per Oleggio Grande è fondamentale, e crediamo sia un elemento distintivo di una Amministrazione lungimirante; lo ripetiamo ogni volta, e non smetteremo di farlo. Lavorare per la città significa lavorare con i cittadini e con tutti i portatori di interessi che vivono la città in vari modi: in ascolto e in piena collaborazione. Dobbiamo purtroppo nuovamente notare che per questa Amministrazione invece non ha molta importanza. Comprendiamo ovviamente la contingenza dettata dall’emergenza Covid, e la necessità di prendere decisioni anche difficili in una situazione poco chiara per tutti.  Ma questo non deve diventare occasione per dimenticarsi di condividere in primis con i rappresentanti dei cittadini, e dunque anche con i cittadini stessi. Abbiamo già avuto modo di lamentare lo scarso ricorso della maggioranza alle commissioni, che sono un momento importante della vita amministrativa. Ci sono almeno altre tre dimostrazioni del fatto che alla domanda iniziale la risposta sia quantomeno confusa. Di volta in volta infatti la città sembra essere di pochi, e non di tutti.  Centro Storico - Qualche settimana fa abbiamo proposto una sperimentazione di temporanea chiusura del centro. Avevamo in mente di tutelare tutti i cittadini, e permettere loro di fruire più liberamente del centro (e non metterli in pericolo mentre si accodano fuori dai negozi, come previsto dalle norme di emergenza); i residenti, grazie a una maggior qualità della vita con meno rumore e traffico; e gli esercenti, dando loro la possibilità di usare gli spazi antistanti a negozi bar e ristoranti e di valutare in tempi brevi gli effetti di una pedonalizzazione che in moltissimi paesi ha dato ottimi risultati. La soluzione messa in atto tende invece a ottenere il consenso di commercianti ed esercenti, permettendo di attuare soluzioni temporanee poco sicure e poco decorose, che hanno comportato un proliferare di transenne e nessun reale beneficio per i clienti, pedoni e residenti. Viabilità parzialmente modificata, perdita di posteggi e nessuna pianificazione seria.  Sistemazione dei Viali Paganini e Mazzini - Già a febbraio era stata convocata una riunione con i soli residenti dei due viali per decidere delle opere di “sistemazione”, con un budget di 600mila euro già allocato. La settimana scorsa la riunione si è effettivamente tenuta; “pare” siano state presentate tre proposte, ma le minoranze (e alcuni proprietari di immobili di quelle stesse vie, che non hanno ricevuto l’invito riservato) non hanno ricevuto alcuna informazione. “Pare” anche che ai presenti sia stato chiesto di votare per alzata di mano per l’adozione di una delle proposte presentate. Perché nascondere una consultazione? A noi pare indice di estrema debolezza. Chiedere solo ai soli residenti di decidere del destino di due vie di accesso primarie, che conducono al centro, alla Stazione, alle Scuole, dimostra di non avere in mente altro che la ricerca, di nuovo, di un consenso, per di più limitato. Sarebbe inoltre come chiedere ai soli residenti in zona Pezza se vogliono o meno il Palasport in quell’area. Nel merito delle proposte non possiamo entrare, non avendo avuto l’occasione di valutarle. Ci limitiamo a sottolineare che tutte le città di ogni dimensioni cercano in ogni modo di aumentare il numero di alberi, e che qualsiasi taglio andrebbe programmato, prevedendo ad esempio la sostituzione graduale delle piante nel tempo. Abbiamo spiegato in un articolo sul nostro sito gli effetti di un taglio indiscriminato sulla temperatura percepita. 600mila euro non sono pochi. Davvero si vogliono impiegare per realizzare un progetto approvato da pochi ad alzata di mano? Consiglio Comunale - Assistere ai Consigli comunali è diventato estremamente difficile, non solo a causa del lockdown. Le ultime due sedute sono state, come le altre, trasmesse in streaming; ma la registrazione si è interrotta dopo poco più di un’ora.  Trovare una soluzione tecnologica adeguata è questione di volontà, e non è più rimandabile. Ci sono riuscite le scuole, ci sono riusciti quanti costretti dall’oggi al domani a lavorare da casa. Possibile che una amministrazione in tre mesi non abbia saputo e voluto trovare una soluzione, valutando come importante la partecipazione dei cittadini? Affidiamo il nostro messaggio alle parole di Giancarlo Miranda, e al video che trovate qui.  https://www.youtube.com/watch?v=3Bh8Gy00ZYk. Sul nostro sito, www.oleggiogrande.it, trovate spiegato in dettaglio le conseguenze di una città con meno alberi. E non sono piacevoli, così come non è piacevole pensare che la città sia sempre di pochi, e mai veramente di tutti".