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Regionali: il Tar dà ragione alla Bresso. Si torna alle urne?

Torino - Sono state elezioni contrastate sin dalla preparazione delle liste. Ci sono stati candidati (e anche consiglieri regionali) che hanno ancora qualcosa da spiegare ai giudici. Il verdetto poi delle Regionali 2010 ha visto la vittoria del centrodestra guidato dal novarese Roberto Cota per un soffio di voti sulla 'competitor' Mercedes Bresso (presidente uscente). Nel frattempo, in questi quasi 4 anni di amministrazione Pdl-Lega ne sono successe di tutti i colori. Il Carroccio ha perso qualche assessore per strada (emblematico il caso dell'ex sindaco di Novara, Massimo Giordano); il partito di Berlusconi ha visto via via varie fuoriuscite e cambiamenti in corsa. Senza contare lo scandalo Rimborsopoli che sta tenendo tuttora banco e che vede ancora indagini da parte della magistratura sui rimborsi spese chiesti e ottenuti dagli amministratori regionali (presidente, assessori e consiglieri). Insomma... una legislatura tutt'altro che tranquilla, che ha dovuto far fronte anche a due grosse 'magagne' come la questione Sanità e la crisi del settore automobilistico (avvertita soprattutto nel Torinese). Ma la ciliegina sulla torta è ancora arrivata nella mattinata di venerdì 10 gennaio. II Tribunale amministrativo regionale del Piemonte ha infatti deciso di annullare il risultato delle elezioni Regionali. I giudici amministrativi hanno così accolto il ricorso presentato proprio da Bresso contro la lista Pensionati per Cota (guidati dal consigliere regionale Michele Giovine), in quanto secondo le indagini svolte alcune delle firme a sostegno erano false. Si è così deciso tre anni e mezzo dopo si annullare l'atto di proclamazione degli eletti. Ora la decisione del Tar deve essere confermata dal Consiglio di Stato: entro 45 giorni se ne saprà di più; va comunque detto che se dovesse essere confermata la tesi del Tar a brevissimo (primavera?) i piemontesi torneranno alle urne, altrimenti dovranno 'attendere' il termine della legislatura, fissato per la primavera 2015. E se si tornasse al voto chi sarebbero i candidati? Il centro-destra potrebbe puntare ancora su Cota (vanno comunque verificate sia il 'peso' del Carroccio che le altre componenti dello schieramento, Ncd e Progettazione in primis); il centrosinistra invece il suo 'uomo forte' l'avrebbe già scelto: l'ex sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, ora presidente della Compagnia di San Paolo. E le formazioni di centro (che a Torino hanno come principale promoter un 'certo' Luca Cordero di Montezemolo) che cosa faranno? Entro fine febbraio si saprà il destino di Palazzo Lascaris e visti i continui colpi di scena non ci sarà da annoiarsi...