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Riforma province, per Tiramani (Lega Nord): Un decreto pasticciato e antidemocratico

Paolo Tiramani (Lega Nord)

Torino - “Al di là di tutte le polemiche geografiche, mi lascia davvero basito il metodo con cui questo governo di tecnocrati mai eletti cerchi di riorganizzare le province del Paese e della nostra regione. Com’è possibile che persone regolarmente elette nel 2011 debbano essere congedate nel 2013? Si tratta di un atto di chiara imposizione centralista che travalica la volontà popolare, del quale non comprendo i benefici. Il nostro augurio, come Lega Nord, è che la Corte Costituzionale respinga questa specie di editto architettato dalla cerchia di Monti, per l’evidente violazione del democratico principio elettivo esercitato dal popolo”. Lo ha detto il consigliere regionale della Lega Nord Paolo Tiramani, commentando il decreto legge sul riordino delle province. 

Questo decreto pasticciato, che vorrebbe rispedire a casa la giunta ma non i presidenti, in base a chissà quale principio, che vuole riformare le province e poi le uccide togliendo loro poteri e ossigeno – ha concluso Tiramani – non ha alcun senso. Mi ricorda la boutade del taglio alle detrazioni che questo governo di tecno-incompetenti voleva rendere retroattivo e che poi è stato cancellato dalla Corte costituzionale. Rimane infine una speranza, cioè che tutti i parlamentari, di qualsiasi colore politico essi siano, riescano a convertire tale legge in modo da riportare le province a enti di primo livello, ossia eletti direttamente. Infatti come enti di secondo livello si ripeterebbe lo stato di premorte già visto con le comunità montane”.