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RIFORMA SANITARIA: POSITIVA INTESA PER IL BENE DEL PIEMONTE

L'assessore regionale alla Sanità, Paolo Monferino

Torino - L’ultima riunione della Commissione Sanità del Consiglio regionale ha sancito definitivamente la volontà di maggioranza ed opposizione di lavorare ad una riforma di larghe intese. “Per noi - spiega l’assessore alla Sanità, Paolo Monferino - rimane imprescindibile la messa in rete e l’integrazione degli ospedali così come la loro gerarchizzazione per funzioni: elementi prioritari per razionalizzare il sistema sanitario liberando risorse economiche importanti. E’ inoltre indispensabile poter mettere a fattore comune su dimensioni aziendali più vaste di quelle delle attuali aziende sanitarie territoriali tutte le attività di supporto (acquisti, logistica, sistemi ecc). Nelle varie riunioni di Commissione l’opposizione, su tali argomenti, ha mostrato segnali di apertura e di condivisione, facendo emergere perplessità invece sul tema della separazione tra ospedale e territorio. Gradualmente è maturata quindi l’idea di lavorare sulle cose che accomunano abbandonando ciò che poteva dividere”. L’assessorato si è dunque impegnato ad elaborare una proposta di architettura del sistema sanitario che, pur evitando la separazione tra ospedale e territorio, presenti quegli elementi ritenuti indispensabili, ossia reti ospedaliere e centralizzazione delle funzioni di supporto.

Due le ipotesi che sono state illustrate in commissione dall’assessore Monferino, oltre a quella già contenuta nella riforma:

- portare all’interno delle sei reti ospedaliere anche le attività territoriali delle stesse aree geografiche;

- creare una sorta di holding che raccolga 2-3 o più aziende sanitarie (territoriali ed ospedaliere) in grado di organizzare tutti i servizi e le funzioni  di supporto, includendo, tra queste, anche la programmazione sanitaria sia per la parte ospedaliera che per quella territoriale. Tale funzione avrebbe lo scopo di definire proprio la programmazione di tutti gli ospedali appartenenti alle aziende sanitarie subordinate a tali holding.

“Entrambe le soluzioni - sostiene Monferino - rispondono agli obiettivi voluti dall’assessorato, eliminando al contempo le perplessità sulla separazione tra ospedali e territorio. Le forze politiche piemontesi di maggioranza ed opposizione hanno dimostrato davanti ad un tema di grande rilevanza per i cittadini piemontesi una grande maturità politica. Ciascuna forza, infatti, ha avuto il coraggio di fare qualche passo in direzione dell’altra per il bene comune. La maggioranza ha abbandonato la tempistica inizialmente prevista, mentre l’opposizione ha garantito l’impegno di lavorare velocemente e ad un disegno alternativo condividendo e appoggiando i capisaldi da cui prende spunto tale riforma”. “L’apertura verso l’opposizione - conclude il presidente della Regione, Roberto Cota - è motivata dalla consapevolezza che ci fossero davvero molti elementi condivisi nell’ambito della riforma. La rete ospedaliera rimane il presupposto fondamentale che consentirà di salvare il sistema sanitario piemontese, perché toglie duplicazioni, sprechi e costruisce un sistema integrato e più moderno. Così come la centralizzazione delle funzioni di supporto che costituisce un altro elemento centrale che vogliamo mettere in atto nella sanità della nostra Regione. Per il resto, crediamo sia importante lavorare per il bene dei piemontesi, al di là di sterili contrapposizioni. Il confronto tra forze politiche dovrà portare ad un’intesa finalizzata a fare quel salto di qualità necessario per il nostro territorio”.