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Tiramani e il referendum in Svizzera

“La posizione elvetica è figlia degli enormi danni della globalizzazione”
Paolo Tiramani (Lega Nord)

Borgosesia - “Il referendum che ha portato i cittadini svizzeri a esprimersi sull’immigrazione è un segno evidente dell’effetto nefasto della crisi ma sopratutto della globalizzazione. Argomenti che ben più di dieci anni fa la Lega Nord aveva portato avanti venendo derisa e sbeffeggiata da intellettuali bigotti e per nulla lungimiranti. Ora, da noi, senza fare ragionamenti razzisti o empirici, è evidente che, rispetto a cinquant’anni, fa il totale dei posti di lavoro si è ridotto in modo significativo anche per l’arrivo di una massiccia parte di stranieri. Posti di lavoro anche umili che invece oggi i milioni di disoccupati nostri connazionali, forse, sarebbero pronti ad occupare”. Lo ha detto il consigliere regionale della Lega Nord Paolo Tiramani, commentando il voto del referendum svizzero sull’immigrazione. “Dati alla mano – ha concluso Tiramani - è evidente che la globalizzazione ha generato più danni che guadagni e la posizione espressa democraticamente dalla Svizzera è una delle conseguenze di tutto ciò”.