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700 STUDENTI DEL NOVARESE A SCUOLA DI CLIMA

“CUMULI CHE CRESCONO”, INIZIATIVA A CURA DELLA FONDAZIONE UNIVERSICA'

Novara - È iniziata la scuola della sostenibilità per 25 classi del Novarese, grazie al progetto “Cumuli che crescono” sviluppato da Fondazione UniversiCà e realizzato con il sostegno di Fondazione Cariplo nell’ambito del bando My Future 2023. Nel corso dell’anno scolastico settecento alunni di età compresa tra i 9 e i 12 anni saranno protagonisti di un’esperienza multidisciplinare che intende fornire un’educazione trasversale riguardante tematiche quali la meteorologia, i cambiamenti climatici, la crisi ambientale, l’uso delle risorse idriche, l’ecologia, la sostenibilità economica.

«Il titolo “Cumuli che crescono” - spiega il coordinatore scientifico del progetto, Luca Dal Bello – si ispira all’evoluzione delle nubi cumuliformi estive che si sviluppano dallo stadio di “humilis” allo stadio di “cumulonembo temporalesco”. Allo stesso modo, assecondando la metafora, anche gli studenti saranno sensibilizzati precocemente su tematiche riguardanti il proprio futuro, per renderli interpreti dello sviluppo di una società più equilibrata e rispettosa dell’ambiente».

Un percorso personalizzato – anche a seconda delle precedenti esperienze degli alunni sul tema - che sarà sviluppato nelle classi con la collaborazione di esperti del settore e con il coinvolgimento interattivo di docenti e ragazzi. Si parte da un ciclo laboratoriale che insegna ai bambini ad avere dimestichezza con i fenomeni meteorologici, con nozioni legate al mondo dell’atmosfera, con la comprensione dei cambiamenti climatici legati al territorio Novarese (e non solo), con comportamenti virtuosi da adottare per la mitigazione del riscaldamento globale anche con piccoli ma significativi gesti quotidiani. Spazio anche a temi quali l’uso delle risorse idriche, il risparmio energetico - anche domestico - e a nozioni fondamentali sulla sostenibilità.

Le attività per studenti e docenti

Gli stessi ragazzi saranno attori delle attività progettuali: oltre a partecipare alle lezioni interattive, si trasformeranno in “detective dell’ambiente” per indagare sugli sprechi energetici legati ai luoghi della loro vita (scuola, casa, centri di aggregazione), venendo stimolati a fornire idee e soluzioni in lavori di gruppo che saranno raccolti in una pubblicazione finale eco-sostenibile. Tra le attività anche esperienze di arte collaborativa green con l’artista Raffaella Castagna; gare e giochi sulla sostenibilità tra classi; esperienze open-air per la conoscenza di indicatori ambientali e di curiosità sulla natura e sugli animali con l’etologa Silvia Poletti;  un laboratorio per progettare la casa (o la scuola) sostenibile del futuro con la supervisione dell’immobiliarista Andrea Leo. I docenti delle classi riceveranno una formazione specifica per integrare le proprie lezioni con gli argomenti trattati dagli esperti e poter replicare in autonomia argomenti e attività del format negli anni  successivi, anche grazie a uno Smart Kit con materiali didattici, che verrà messo loro a disposizione.

Gli Istituto e gli esperti coinvolti

Sono quattro gli istituti comprensivi coinvolti: Scuole Sacro Cuore (plessi di Novara e Romagnano Sesia); Istituto Rita Levi Montalcini (con i plessi Buscaglia, Italo Calvino, Pertini, Peretti, Thouar, Pajetta); Convitto Nazionale Carlo Alberto (Ferrandi; Istituto Piero Fornara di Carpignano Sesia (plesso di Briona). Il progetto, coordinato dallo storico del clima ed esperto di meteoclimatologia locale, Luca Dal Bello, si avvale inoltre della collaborazione e consulenza di: Fulvio Bollini, esperto di infrastrutture idrauliche;  Davide Giordano,  agronomo; Marco Carpani, esperto di  mobilità green e rifiuti; Guido Peagno, architetto e responsabile di Italia Nostra Novara.

«Il progetto – conclude la presidente di Fondazione UniversiCà, Anna Belfiore – si inserisce in un più ampio percorso  che vede da  sempre la nostra Fondazione  attenta alle questioni ambientali e di tutela del paesaggio che si sta sostanziando nelle attività dei tre poli museali che abbiamo creato e gestiamo: Druogno, Meina e Castello di Proh. Un ringraziamento ai dirigenti scolastici e ai docenti  coinvolti,  e alla Fondazione Cariplo che ha creduto in questa iniziativa».