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ABCDono: quando la Cultura del Dono è spiegata ai più piccoli

Circa 300 giovanissimi studenti coinvolti nel secondo anno di progetto, una metodologia sperimentale confermata e, a inizio maggio, a Novara, l’evento pubblico dedicato alla comunità

NovaraHa oltrepassato la metà il percorso delle alunne e degli alunni delle scuole primarie della provincia di Novara che stanno partecipando al secondo anno del progetto ABCDono, promosso da Fondazione Comunità Novarese onlus per avvicinare i più piccoli alla consapevolezza dell’importanza delle relazioni e della capacità di farsi comunità. In questo secondo anno scolastico, il progetto sta coinvolgendo, gli/le alunni/e di quattordici classi di scuole primarie della provincia di Novara, coinvolti/e in un percorso di sei incontri tematici (che corrispondono ad altrettante parole chiave) con tutor in presenza e attività da svolgere in classe durante l'orario di lezione, coadiuvate dagli insegnanti. Le quattodici classi coinvolte in nove istituti comprensivi per un totale di circa 300 allievi/e (IC “Duca D’Aosta”, IC “Rita Levi Montalcini” e IC  “Bottacchi” di Novara, IC “Pascoli” di Gozzano, IC “Piero Fornara di Carpignano Sesia, IC “Guido da Biandrate” di Casalino, IC “Rachel Behar” e IC “Cronilde Musso” di Trecate e IC “Ramati” di Cerano) stanno seguendo l’iter basato su sei parole chiave (relazione – gratuità – fiducia – bisogni -comunità - condivisione) che vengono attuate grazie alle unità di apprendimento ideate e realizzate dall’Associazione CreAttivi – Officina delle Idee e ai laboratori pensati dal Dipartimento Educativo del Museo MAGA di Gallarate, utilizzando lo strumento del DIARIO DI BORDO che contiene il racconto inedito dello scrittore Alessandro Barbaglia (Premio Strega Ragazzi e Ragazze 8+ nel 2021) corredato da illustrazioni di Valeria Belloro.

I RACCOGLITORI, personalizzati da ciascuna classe, sono stati “adottati” da altrettanti donatori (che verranno svelati prossimamente) e la somma delle donazioni ottenute per i 12 diari di bordo (si tratta di 12 per 14 classi perché ci sono classi che lavorano “in tandem”) sarà destinata a  un tema/obiettivo comune individuato dalle classi al termine del percorso. Con il mese di gennaio, in tutte le classi sono stati chiusi i primi quattro dei sei moduli previsti.

In questa seconda edizione del progetto – spiegano Davide Dagosta e Raffaella Pasquale, formatori dei Creattivi e responsabili della attività in classe abbiamo trovato classi molto motivate e una eterogeneità di situazioni didattiche stimolanti.  I due principali obiettivi individuati a inizio di questo nuovo sono stati quelli di validare le proposte didattiche già sperimentate nella passata edizione e di coinvolgere e responsabilizzare maggiormente i docenti all’interno del processo. Entrambi gli obiettivi, seppur con differenze dovute ai singoli contesti, sono stati efficacemente completati e, in molti casi, si è riusciti ad andare oltre migliorando le attività proposte grazie ad importanti feedback ricevuti da bambini ed insegnanti. Rispetto alla prima edizione del progetto, quest’anno, abbiamo inserito anche tre momenti di confronto con le insegnanti, per preparare i moduli formativi e per condividere opinioni, dubbi, suggerimenti e perplessità. Sono stati incontri molto partecipati che dimostrano un’attenzione e un rispetto al progetto non banale”.

Gli incontri prevedono anche l’ingresso, in classe, dei vertici della Fondazione che raccontano ai bambini la struttura e le finalità dell’ente e di Alessandro Barbaglia per la lettura, dal vivo, di un capitolo della sua storia “Oscar Opeiro e il dono del nome infinito”, scritta per il progetto.

Ci teniamo molto– commenta il Prof. Davide Maggi, Presidente di Fondazione Comunità Novarese onlus – ad entrare in classe per il modulo dedicato alla parola Comunità per raccontare in cosa consiste e come opera il nostro ente ma, soprattutto, per incontrare le bambine, i bambini e le insegnanti. Dopo una breve introduzione, lasciamo spazio alle loro domande che si sono sempre rivelate curiose e attente; talvolta inaspettate ma altrettanto interessanti. Poter instaurare un dialogo diretto con i più piccoli, è un’opportunità unica e un valore aggiunto di questo progetto. L’accoglienza, poi, è sempre affettuosa e vivace e la passione per ABCDono è così manifesta che siamo noi i primi a ricevere un dono da questi incontri; un dono che si trasforma in energia per proseguire su questa strada”.

Il progetto ABCDono può così diventare anche uno strumento per ricostruire fiducia tra le scuole e il contesto sociale e cultuale in cui sono inserite.

A nostro avviso – prosegue Davide Dagosta dei CreAttivi - ABCDono  va inteso non come  qualcosa che si aggiunge alle tante iniziative promosse nelle scuole ma come un progetto che integra il lavoro quotidiano delle docenti e che arricchisce l’offerta formativa delle scuole stesse, integrandosi  nel curriculo verticale delle competenze chiave europee. In tutte le classi si è creato, fin da subito, un clima di profonda attesa verso i nostri incontri, dimostrando che il linguaggio e l’approccio utilizzato, come già evidenziato nella passata edizione, è quello giusto per affrontare un tema delicato quale il dono”.

Nel mese di febbraio si terranno le visite al Museo MAGA di Gallarate dove le professioniste del Dipartimento Educativo proporranno laboratori “ad hoc” pensati per il progetto e collegati alle attività che si svolgeranno durante il momento finale di festa: la seconda edizione di ABCDay, al Broletto di Novara, al quale potrà partecipare tutta la comunità. Ed è grazie alle donazioni della squadra di ABCDonors che hanno aderito al progetto il primo anno (PONTI S.p.A, ESSECO Srl, ESSO ITALIANA Srl, SARPOM Srl, COLINES S.p.A., IGOR Srl, MIRATO S.p.A, CONSORZIO MUTUE) che le 14 classi partecipanti, in questo secondo anno, possono vivere l’esperienza al Museo MA*GA.

Il modello seguito – aggiunge Raffaella Pasquale dei CreAttivi - è lo stesso ipotizzato il primo anno ossia la promozione di processi di apprendimento partecipativi. Attraverso la costruzione di campi di esperienza o sfondi integrativi (per noi il racconto di “Oscar Opeiro” di Barbaglia, le illustrazioni di Belloro, le attività proposte in classe e al Maga e le domande aperte propedeutiche ad ogni modulo) puntiamo a favorire scambi a partire da esperienze comuni, per promuovere esplorazioni che portino tutti i bambini a partecipare, prendendosi cura di sé e degli altri”.

Sul sito https://www.abcdono.it/partecipa/ le scuole possono candidarsi per partecipare alle prossime edizioni del progetto.

ABCDono è un progetto molto impegnativo per il nostro ente, da tanti punti di vista – conclude il Presidente, Prof. Davide Maggi – ma più abbiamo occasione di sperimentarlo, più crediamo, fortemente, che siano energie ben spese. Le bambine e i bambini che incontriamo sono il futuro della nostra comunità e insegnare loro come stare insieme, come costruire relazioni positive ed esserci gli uni per gli altri, ritengo sia l’insegnamento più importante che possiamo trasmettere”.

Chiunque può contribuire a diffondere la Cultura del Dono tra i più piccoli, rendendo possibile il percorso di ABCDono per un numero sempre maggiore di classi della provincia di Novara. Per donare al progetto è sufficiente utilizzare i metodi tradizionali della Fondazione:

· Bollettino postale - versamento su c/c n° 18205146

· Bonifico Bancario su conto Banco Posta a favore di Fondazione Comunità Novarese onlus codice IBAN IT63 T07 6011 0100 0000 1820 5146

· Conto Paypal intestato a Fondazione Comunità Novarese onlus all’indirizzo donare@fondazionenovarese.it

Importante: va sempre specificata la causale ABCDono.