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ANCHE IL GOETHE-INSTITUT PARTECIPA A NOVARA ALL’EDIZIONE 2012 DI ORIENTA-GIOVANI

Novara - La conoscenza della lingua tedesca aiuta molto nella ricerca di un lavoro qualificato. E sono sempre di più i giovani e i professionisti che decidono di studiare la lingua di Goethe. Sono in aumento i corsi ma anche lo studio a partire dai banchi di scuola. Un fattore che sicuramente va incontro anche alle relazioni economiche tra il Piemonte e la Germania che risulta primo partner commerciale per l’export della regione e prima per presenze turistiche sul totale del turismo estero”. Lo dice Ulrike Tietze, vicedirettrice del Goethe-Institut Italia che parteciperà il 9 e 10 novembre al Salone dei Giovani Imprenditori dell’Associazione Industriali di Novara di Orienta giovani che si terrà alla Sala Borsa. Presente con interventi, stand e workshop il Goethe-Institut porterà al Salone anche il Deutschwagen, il tour della lingua tedesca che sta toccando tutta Italia visitando le scuole elementari e medie per favorire la scelta dello studio della lingua tedesca già a scuola. Con più di 200 tappe in tutta Italia e più di 80 lezioni già realizzate nel nord, il Deutschwagen con le sue insegnanti madrelingua che viaggiano a bordo di tre macchine tra nord, centro e sud, raggiungendo gli studenti in classe con lezioni tipo di tedesco, si dimostra una iniziativa di grande impatto sui giovani. A Novara e in tutto il Piemonte il Deutschwagen visiterà molte scuole.

Queste le tappe piemontesi della lingua tedesca in tour: Torino, Moncalieri, Perosa Argentina, Bagnallo, Cireggio, Strona, Gravellona Toce, Vanzone, Pieve Vergonte, Crevoladossola, Varzo e Novara. In tutte queste tappe saranno visitate alcune scuole locali. Agli studenti sarà anche distribuito un fumetto “Non è mai troppo tardi” di Francesca Ghermandi, che narra le avventure di tre esilaranti ragazzini che si ritrovano in un paese di lingua tedesca accorgendosi di quanto sia utile e importante imparare il tedesco per raggiungere i loro sogni. E sul sito www.deutschwagen.itgenitori e studenti possono approfondire la loro conoscenza del tedesco con informazioni e giochi.

I dati sulla diffusione dei corsi di tedesco parlano chiaro anche a livello europeo. Qui un dettaglio dei principali dati sul piano economico, sociale e della scuola.

Il Piemonte e la Germania - Secondo i dati forniti da Union Camere Piemonte i tedeschi si confermano primi per presenze turistiche nella regione: la Germania rappresenta, infatti, circa il 30% del totale estero. Con 1.191.374 presenze di turisti tedeschi in Piemonte nel 2011, la meta privilegiata è quella del Distretto dei Laghi. Seguono le Langhe e il Roero, Torino con la sua provincia, la provincia alessandrina, il cuneese e infine le aree di Novara, Asti e Biella. Inoltre la Germania è il primo partner commerciale nelle esportazioni del Piemonte con un totale di 5.610.012.543 euro nel 2011 in crescita del 13,4% dal 2010.

La crisi economica e il boom della lingua tedesca in Europa - Lo hanno scritto il Wall Street Journal, Le Monde, The Guardian e tanti altri quotidiani internazionali: la crisi economica ha fatto registrare un boom di iscrizioni ai corsi di tedesco in Spagna, Portogallo e Grecia. Ma anche in Italia ci sono più iscritti, e il profilo dello studente è ora questo: universitari e professionisti quali manager, ingegneri e medici. Questi i dati di crescita dei corsi di tedesco in percentuale nell’ultimo anno: Goethe-Institut Italia: dal 2011 al 2012 crescita del 18 %. Già dal 2010 al 2011 si era registrata una crescita del 10%. Goethe-Institut Grecia: dal 2010 al 2011: più 10%; dal 2011 al 2012 (solo semestre estivo) più 30%.  Goethe-Institut Spagna: gli istituti spagnoli negli ultimi due anni hanno registrato un aumento complessivo del ca. 38%. Goethe-Institut Portogallo: iscritti ai corsi estivi intensivi, tra il 2010 e 2011 crescita del  62,5%. Secondo un’indagine interna agli istituti di questi Paesi, è emerso che il profilo tipo dello studente di tedesco ha un’età compresa tra i 20 e i 40 anni. Si tratta di studenti universitari e di laureati, per lo più in materie tecniche e scientifiche, che scelgono di studiare il tedesco per migliorare il proprio curriculum vitae, sia in prospettiva di trovare un primo lavoro, sia per fare carriera o per fare un’esperienza lavorativa all’estero. In particolare alcuni Goethe-Institut hanno dato vita a corsi specifici per personale medico e paramedico, questo in risposta ad una richiesta da parte della Germania di personale qualificato in questo settore.

Il mercato del lavoro italiano è legato a doppio filo alle realtà produttive di Germania, Austria e Svizzera. In Italia hanno sede oltre 2.000 imprese a capitale tedesco: aziende rinomate quali Bosch, Mercedes, Lufthansa, Siemens e Porsche - tra le tante – danno lavoro a quasi 170.000 dipendenti italiani. Sono 80.000 le persone impiegate nelle ditte svizzere e circa 220 le imprese austriache con una filiale nel Belpaese. Inoltre quasi un terzo delle esportazioni italiane è destinato a Germania, Austria e Svizzera. Numerose sono anche le imprese a capitale italiano con sede in Germania.

Il tedesco è quindi, dopo l’inglese, la lingua straniera più richiesta dai datori di lavoro italiani: nel 2009, ben l’80% delle offerte di lavoro legate alla conoscenza di una seconda lingua ha riguardato il tedesco, contro il 16% del francese e l’1% dello spagnolo.

La scuola - Ma il tedesco si può iniziare a studiare da piccoli e sui banchi della scuola pubblica, che in Italia può contare su insegnanti di lingua preparati e aggiornati. Il tedesco nelle scuole italiane viene insegnato alle medie e al liceo, gli ultimi dati statistici a disposizione parlano di 403.066 studenti, un numero inferiore a quelli di francese (2.067.197) e di spagnolo (460.000) (FonteMIUR). Per quanto riguarda la certificazione esterna, nel 2011 sono stati svolti complessivamente 14.823 esami con alunni provenienti da circa 1700 scuole (Fonte Goethe-Institut). Presto i cittadini europei dovranno parlare due lingue comunitarie oltre alla propria. Almeno questo è quanto si propone la UE, ed è un futuro di cui scuole e genitori devono tenere conto quando pensano alla formazione delle nuove generazioni. Se già l’Italia è il Partner commerciale privilegiato dei Paesi di lingua tedesca (Germania, Austria e Svizzera), ora il Belpaese guarda sempre con maggiore interesse le offerte turistiche, culturali, lavorative e di studio offerte dai propri vicini di casa europei. E sono proprio questi tre Paesi, in cui si parla il tedesco, che lanciano la campagna di promozione della loro lingua nelle scuole italiane, dedicata agli alunni delle elementari (che potrannoscegliere una seconda lingua alle medie) e di terza media (che sceglieranno se continuare a studiare la seconda lingua anche alle superiori), e ai loro genitori.

La società - Non tutti sanno che a parlare il tedesco ci sono personaggi noti tra giornalisti, scrittori, artisti, imprenditori e che sono tantissimi e insospettabili gli amici del tedesco, che amano questa lingua, l’hanno studiata o la parlano correntemente. Tra loro, notizia diffusa durante gli ultimi europei di calcio, spicca il nazionale Riccardo Montolivo. E poi Roberto Iacona, Paolo Giordano, Neri Marcoré, Gene Gnocchi, Alessandro Baricco, Mario Draghi, Carlo Azeglio Ciampi, Franco Tatò, Demetrio Volcic, Enzo Bettiza, Giuliano Ferrara e Leoluca Orlando, per citarne alcuni.  

Erasmus: dopo Spagna e Francia è la Germania la meta preferita dagli studenti Erasmus.

Aire: dove vivono gli italiani all’estero? Secondo gli ultimi dati Aire, Germania e Svizzera sono rispettivamente al secondo e terzo posto per numero di italiani residenti. Al primo posto figura l’Argentina con 648.333 residenti, ma se prendiamo i 631.243 della Germania e i 536.607 della Svizzera, allora emerge che il numero di italiani residenti in Paesi di lingua tedesca è superiore a quelli residenti in un Paese di lingua spagnola.