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Gli studenti costruiscono la scuola con il progetto PiIL

All’Iti Omar di Novara due classi hanno progettato armadietti computerizzati per la palestra

Novara - Si è concluso in questi giorni il percorso sperimentale di alternanza scuola-lavoro portato avanti dal progetto “PiIL - Percorsi integrati di Inclusione e Lavoro” all’Istituto Tecnico Industriale Omar di Novara. “Un progetto nato prima del Covid e dei Pcto, i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, che hanno istituzionalizzato una nuova alternanza scuola-lavoro basata su quelle life skills fondamentali per affrontare la realtà frammentata del mondo del lavoro odierno. Un progetto che ha attraversato i due anni scolastici della pandemia, con tante difficoltà, ma raggiungendo risultati significativi” sottolineano Davide Servetti e  Giacomo Balduzzi, ricercatori universitari e collaboratori di Territorio e Cultura Odv, l’associazione che ha promosso “PiIL” grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino. Il progetto ha coinvolto tre scuole della provincia di Novara (Iti Omar, Istituto Convitto Carlo Alberto ed Iis Biagio Pascal di Romentino) per un totale di circa 120 alunni, suddivisi in sei classi. Altrettante classi degli stessi istituti sono inserite in un programma di monitoraggio e valutazione, condotto da Università del Piemonte Orientale ed Università degli Studi di Pavia. In ogni istituto superiore sono state avviate iniziative diverse, caratterizzate dal lavoro in gruppo, dal coinvolgimento delle istituzioni scolastiche e del territorio e da un progetto di utilità collettiva.

Il percorso all’Iti Omar si è concretizzato nella realizzazione di un prototipo per l’arredo scolastico, studiato in collaborazione con il nutrito team degli insegnanti referenti del progetto, coordinato dalla professoressa Antonella Giuliano. Con la loro supervisione gli allievi delle classi 5MA e 5EA hanno creato degli armadietti computerizzati per la palestra della scuola. Sono partiti dai disegni, hanno poi elaborato un software per la progettazione, tagliato i materiali, creato in autonomia alcuni componenti (visto anche la difficoltà di reperire i materiali durante l’emergenza Covid) ed, infine, dotato i mobiletti di un sistema di sicurezza elettronico. “E’ stata un’occasione per sperimentare la manualità che è fondamentale per le figure dei periti che formiamo - evidenzia il preside dell’Iti Omar, Franco Ticozzi – Essere a contatto con la realtà esterna e restare al passo con le tecnologie più nuove, poi, è da sempre una nostra priorità e questo e tanti altri progetti lo dimostrano. Non ci siamo mai fermati per la pandemia”. 

La presentazione dell’armadietto è avvenuta mercoledì 12 maggio durante un incontro “misto” (gli studenti, i docenti e alcuni ospiti si sono trovati presso la sala videoconferenze della scuola, mentre altri ospiti erano collegati a distanza) in cui sono stati gli stessi studenti a descrivere il prototipo con tanti dettagli tecnici e molta professionalità, guadagnando il plauso del presidente dell’associazione Territorio e Cultura Odv, Alberto Cantoni, dell’imprenditore (nonché presidente della Fondazione Comunità del Novarese) Cesare Ponti, e del consigliere provinciale con delega all’Istruzione Andrea Crivelli. Tutti hanno sottolineato l’importanza del progetto e la praticità e l’innovazione del risultato finale. 

La settimana seguente il team di ricercatori universitari che sta curando la valutazione dei percorsi ha incontrato un gruppo di ragazzi delle due classi di progetto e delle due classi di controllo (5RA e 5MD) per convalidare i risultati. “Il campione di studenti si è mostrato entusiasta e soddisfatto – testimonia Giacomo Balduzzi – Ci ha fatto piacere che, al di là dell’aspetto tecnico, abbiamo apprezzato soprattutto l’aspetto relazionale: la necessità di coordinarsi, collaborare, fare squadra. Tutte abilità che avranno modo di mettere in pratica a breve nel mondo del lavoro, nel quale la maggior parte di loro vuole affacciarsi subito dopo l’esame di Stato”.  

Territorio e Cultura è un’associazione che è attiva da 10 anni a Novara e nella provincia con interventi diretti a sperimentare modalità originali e innovative di azione sociale, a favore delle persone e della comunità, in collaborazione con le istituzioni, le associazioni di categoria e tutte le realtà vitali del territorio. Già in passato si era occupata di giovani generazioni e percorsi di formazione lavoro con il progetto CivicNEET, a favore di ragazzi né studenti né lavoratori seguiti in percorsi di tirocinio realizzati grazie a Garanzia Giovani, con il patrocinio della Regione e il sostegno della Fondazione Cariplo.