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Gli studenti del Liceo ricordano la caduta del muro di Berlino e promettono: Noi un saremo un altro mattone nel muro

Novara - Giovedì 15 novembre nel Liceo Scientifico annesso al Convitto Nazionale “Carlo Alberto” si è svolto un incontro promosso dal Comitato Studentesco del Liceo in collaborazione con i docenti ed il preside con tema “Il valore simbolico della caduta del Muro di Berlino”. Ad introdurre la giornata il dirigente scolastico dott. Mauro Verzeroli che ha portato i suoi saluti agli studenti. Principale relatore della giornata il Prof. Kannaiser, ex insegnante di religione al liceo classico Carlo Alberto, ha vissuto in Germania fino agli anni '80 ed ha raccontato ai ragazzi la sua personale esperienza come liceale durante i tempi del regime; ricordando che i tempi brutti passano, e la speranza di sognare in una Germania migliore riaccese i suoi occhi una volta crollato il muro.

Sul palco anche la prof.ssa  Gabriella Colla, dell’Ufficio Scolastico Territoriale, che ha letto ai ragazzi un brano sulla caduta del muro invitandoli a partecipare all’attività democratica del Paese. Anche la prof.ssa Colla ha vissuto in Germania ed ha portato ai ragazzi la sua esperienza.

E’ intervenuto anche  Federico Mazzaron, rappresentante degli studenti del Convitto, che ha sottolineato la scelta  non casuale di trattare questo argomento invitando i suoi compagni a “metterci la faccia” in politica o nelle associazioni per dare il libero contributo al rinnovamento del nostro Paese con lo stesso coraggio con cui ventidue anni fa il popolo tedesco si ribellava ad un regime che toglieva loro un diritto inviolabile: la libertà. Al termine della tavola rotonda, gli studenti hanno abbattuto simbolicamente un muro costruito in cartone, di colore nero, come la morte, come l’incapacità di sognare e di sperare. Una volta abbattuto il muro lo scenario di fondo era rosso, come l’amore, come la creatività e dietro il muro i ragazzi hanno suonato la canzone dei Pink Floyd “Another brick in the wall”  per gridare la loro promessa “Noi non saremo un altro mattone nel muro”.

Per concludere due ragazzi hanno letto rispettivamente l’articolo 1 e 3 della Costituzione, che ricordano che la sovranità appartiene al popolo e che tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge.