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L'avventura di Anna Pan, un esempio di buona scuola

Novara - “Ciao Prof, ho vinto!”. Comincia con questo sms un'avventura speciale. Quella che ha portato Anna Pan a Washington per le Olimpiadi delle neuroscienze, un'esperienza che la studentessa ha raccontato, nella mattinata di lunedì 29 settembre, nel corso di una conferenza stampa all'Ufficio Scolastico Provinciale di Novara. Un messaggio, in sospeso tra incredulità e gioia, con cui Anna comunica alla sua professoressa di scienze al Liceo Scientifico Antonelli, Rita Trisoglio, di aver vinto i campionati nazionali di Trento guadagnandosi un biglietto per gli States. «Anna ha dimostrato grande dedizione e passione – ricorda Trisoglio – facendo sembrate tutto semplice, anche quando si è trovata a studiare su testi universitari in inglese: non potevamo che sostenerla». Un entusiasmo trascinante quello della diciassettenne di Bellinzago che ha messo in moto i meccanismi più virtuosi del sistema scolastico e del territorio, con l'Ufficio Scolastico Provinciale e il Liceo Scientifico Antonelli, con il Preside Mauro Verzeroli, in prima linea a tessere la tela di una rete capace di portare Anna al sesto posto mondiale, prima tra gli studenti europei. «E' servito l'aiuto di tutti per dimostrare come il nostro sistema scolastico sappia sostenere e promuovere l'eccellenza dei nostri ragazzi» spiega la dirigente dell'Ust, Gabriella Colla, ringraziando per la vicinanza la Senatrice Elena Ferrara. «Da insegnante – spiega la Senatrice – non potevo sottrarmi di fronte a tale impegno. Riscontrare la disponibilità delle istituzioni, come il Comune di Bellinzago, dell'associazionismo, con l'associazione Andrea Valentini di Oleggio, è stata la conferma di come il nostro territorio si sappia mettere a disposizione delle sue migliori risorse, dei giovani».

«Proprio per questo, anche nel ruolo di parlamentare e membro della commissione istruzione – prosegue la Senatrice - continuo nel mio impegno rivolto al mondo della scuola e della ricerca: ad Anna vanno i miei più sentiti complimenti e mi auguro che tanti altri ragazzi possano vivere un'esperienza come la sua». 

Il territorio ha fatto squadra, la scuola italiana ha dato prova delle sue potenzialità. «Negli Stati Uniti mi sono confrontata con ragazzi provenienti da tutto il mondo – sottolinea Anna – il mio liceo, le scuole italiane, seppur tra tante difficoltà, ci offrono molte possibilità e un'ottima preparazione. E' stato bello poter rappresentare il mio Paese a Washington e tutti gli studenti che si mettono in gioco e si impegnano ogni giorno in occasione dell'apertura dell'anno scolastico al Quirinale la scorsa settimana». Un esempio di “buona scuola”, insomma, confermato anche da Miriam Carecchio, neurologa del Struttura complessa di Neurologia del Maggiore di Novara, che ha contribuito alla preparazione in vista della trasferta negli States. «Una bella sfida anche per me – spiega – che ho raccolto con entusiasmo. Ho lavorato come ricercatrice in Inghilterra, credo che sempre di più si debba parlare di esperienze positive come queste per significare come nelle nostre scuole ci siano importanti eccellenze sia tra gli studenti che tra gli insegnanti: ogni talento valorizzato rappresenta un importante risorsa per il Paese e non solo».