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PROGETTO DI RICERCA PER VALUTARE GLI EFFETTI TOSSICI DELLE SOSTANZE ALLERGENIZZANTI ED IRRITANTI DEI TESSUTI

Novara - Prende avvio ad aprile il progetto di ricerca a cura della dott.ssa Manuela Rizzi, 34 anni, di Varese, sul tema della sicurezza dei prodotti tessili (cavallo di battaglia dell'Associazione Tessile e Salute), finanziato dalla Fondazione Edo ed Elvo Tempia, in collaborazione con l'Università degli Studi del Piemonte Orientale, ASL BI e Città Studi. «Il progetto si propone di valutare gli effetti tossici ed eventualmente mutagenici di sostanze allergenizzanti ed irritanti presenti nei tessuti utilizzati per la produzione di vestiario, soprattutto in quelli importati», spiega Manuela Rizzi, laureata in Scienze Biologiche e ricercatrice in Biotecnologie. Sede del progetto è il Dipartimento di Scienze e Salute di Novara, di cui è responsabile il Prof. Filippo Renò. Commenta Franco Piunti, Direttore Sanitario dell'Asl Biella «La sicurezza dei prodotti tessili è da sempre un argomento di principale interesse per l'Associazione Tessile e Salute, a difesa della salute del consumatore e a sostegno di una produzione eticamente sostenibile. Lo sforzo di Tessile e Salute è, inoltre, da sempre rivolto all’instaurazione di nuove collaborazioni con il mondo medico, con il mondo accademico e con quello aziendale, per favorire un reciproco scambio di competenze, al fine di aprire nuove strade innovative».

Nel febbraio 2013, vi è stata, infatti, la firma di una convenzione con l'Università di Novara, Asl Biellae Fondazione Tempia per la realizzazione di progetti comuni. «Lo studio rientra nelle finalità della Fondazione Tempia - commenta la dottoressa Giovanna Chiorino, responsabile del Laboratorio di Farmacogenomica - che da più di 30 anni si occupa di prevenzione e che ha sempre sostenuto ricerche mirate ad evitare sperimentazioni su animali. L’obiettivo principale del progetto è, infatti, la standardizzazione di metodi in vitro per la valutazione della sicurezza dei prodotti tessili, soprattutto in termini di tessuti a rilascio di principi attivi».

L'Università degli Studi del Piemonte Orientale metterà a disposizione le conoscenze ottenute con le prove in vitro per applicazioni specifiche nel settore tessile.

E' da sottolineare che la ricerca di nuovi test in vitro è fortemente sostenuta dall'Unione Europea ed è perfettamente in linea con gli interessi e le competenze dei singoli enti coinvolti.