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QUALITÀ AL TOP PER I FUTURI MEDICI DEL PIEMONTE ORIENTALE

Il professor Marco Krengli

Novara - Con risultati eccellenti, gli ultimi Progress Test del corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia collocano gli studenti dell’Università del Piemonte Orientale ampliamente al di sopra della media nazionale. I dati emersi, elaborati nelle scorse settimane, sono stati presentati questa mattina dal professor Marco Krengli, presidente del corso di laurea, nel corso di una conferenza stampa presso la sede della Scuola di Medicina a Novara.

Istituiti nel 2006, i Progress Test vengono effettuati ogni anno nel mese di novembre, a livello nazionale e coinvolgono gli studenti dal primo al sesto anno di corso, in 47 corsi di laurea (su 51 attivi in Italia). I test sono strutturati in 300 domande, suddivise in 150 su discipline di area pre-clinica e 150 su discipline di area clinica; per gli studenti iscritti al sesto anno, i test rappresentano una fotografia decisamente attendibile della loro preparazione.

«Questi dati – ha spiegato il professor Krengli – sono confortanti e incoraggianti per tutto il corpo docente; oltre a premiare gli studenti e la loro preparazione, infatti, sono indice dell’alto valore della didattica del nostro corso di laurea magistrale. Il fatto che si discuta a livello ministeriale di utilizzare i Progress Test per la parte scritta dell’Esame di Stato per l’abilitazione all’esercizio della professione di medico, valorizza ulteriormente i risultati dell’Università del Piemonte Orientale».

La conferenza stampa è stata anche l’occasione per presentare le nuove strutture istituite in seguito all’applicazione della “riforma Gelmini”: il Dipartimento di Scienze della Salute, il Dipartimento di Medicina traslazionale, che dal 1° gennaio scorso hanno sostituito la Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute, e la Scuola di Medicina, istituita lo scorso 21 febbraio, con il compito di gestire la didattica dei due Dipartimenti e di curare i rapporti con il Servizio Sanitario Regionale e Nazionale.

A illustrare le novità introdotte dalla legge sono intervenuti la professoressa Fabiola Sinigaglia, direttore del Dipartimento di Medicina traslazionale, il professor Ilario Viano, direttore del Dipartimento di Scienze della Salute, e il professor Mario Pirisi, presidente della Scuola di Medicina.

«La Scuola di Medicina – ha illustrato il professor Pirisi – è la struttura di raccordo dei due Dipartimenti.Come recita la Legge 240, essa svolge funzioni di coordinamento e razionalizzazione delle attività didattiche, compresa la proposta di attivazione o soppressione di corsi di studio, e di gestione dei servizi comuni; tale compito, erogando noi un portafoglio di offerta didattica ampio e variegato, è di grande importanza per assicurarne la migliore funzionalità. Forse è ancora più importante sottolineare che è missione della Scuola e del suo Presidente occuparsi dei compiti conseguenti alle funzioni assistenziali dell’Università, garantendo l'inscindibilità delle funzioni assistenziali dei docenti di materie cliniche da quelle di insegnamento e di ricerca. Il Presidente, ancora più di quanto non fosse il Preside, è la faccia dell’Università nell’Azienda Ospedaliero-Universitaria e nel Sistema Sanitario Regionale».