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Sette studenti dello Scientifico Antonelli in trasferta a Venezia

Alla conferenza mondiale “The Future of science”, a rappresentare la scuola novarese grazie al sostegno della Fondazione Comunità del Novarese

Novara - Una delegazione di sette studenti del Liceo Scientifico Antonelli e le docenti di scienze Carla Migliavacca e Rita Trisoglio hanno rappresentato il mondo della Scuola novarese all’undicesima edizione della conferenza mondiale “The Future of science - Precision Medicine: Present Challenges for Future Cures” che si è tenuta dal 17 al 19 settembre alla Fondazione Cini di Venezia, organizzata dalla Fondazione Umberto Veronesi in collaborazione con le Fondazioni Giorgio Cini e Silvio Tronchetti Provera. L’esperienza è stata realizzata grazie all’impegno della Prof. ssa Gabriella Colla, Referente dell’Educazione alla Salute dell’UST e al sostegno della Fondazione della Comunità del Novarese che ha inserito il contributo per la trasferta all’interno delle azioni de “La Gioia del Dono”, cartellone ideato per il Quindicesimo anno della Fondazione e, nello specifico in questo caso, seguendo la filosofia delle iniziative inserite nella “Settimana del Cervello”.

I sette studenti selezionati si sono distinti in concorsi, in ambito biologico, durante l’anno scolastico 2014/2015 e si tratta di Luca Inguaggiato (Primo classificato nella fase Nazionale delle Olimpiadi delle Neuroscienze. Ha rappresentato l’Italia all’International Brain Bee 2015 a Cairns), Carlo Prosperini (Secondo classificato nella fase Nazionale delle Olimpiadi delle Neuroscienze. Vincitore Concorso Nazionale CusMiBio “Una settimana da ricercatore”), Elena Savoini (Terza classificata nella fase Nazionale delle Olimpiadi delle Neuroscienze), Anna Pan (Vincitrice Concorso Nazionale IFOM “Lo studente ricercatore”), Melania Pagetti (Vincitrice Concorso Nazionale CusMiBio “Una settimana da ricercatore), Christian Carchen (Olimpiadi delle Neuroscienze. Fase Regionale Concorso Nazionale CusMiBio “Una settimana da ricercatore”) e Marta Cerina (Olimpiadi delle Neuroscienze. Fase Regionale).

Il tema che la Fondazione Umberto Veronesi ha scelto per l’edizione 2015 della Conferenza Mondiale “The Future of Science” è stato “La Medicina di precisione: sfide presenti per cure future” che  offre un nuovo approccio terapeutico, con la prospettiva di adattare la prevenzione e la cura ad ogni singolo paziente.

Durante la Conferenza, massimi esperti si sono confrontati sulle strade aperte verso un futuro di precisione della cura. Gli interventi hanno riguardato tematiche strettamente biomediche (riprogrammazione genetica, clonazione, successi, speranze e clamore mediatico della medicina rigenerativa) e diversi settori emergenti della Medicina bioelettronica, della Medicina epigenomica e dei sistemi ciberfisici per la raccolta e l’analisi dei dati medici. Hanno trovato spazio anche interventi riguardanti questioni legislative, implicazioni bioetiche e nuovi modelli organizzativi per i sistemi sanitari. La conclusione della conferenza è stata affidata a Kathleen Kennedy Townsend, Vice Presidente di “The Future of Science” che ha presentato l’Obama Care, il progetto promosso dal Presidente Barack Obama per fornire la copertura sanitaria alla popolazione statunitense.

I vari interventi hanno messo in luce l’assoluta necessità di cooperazione tra il mondo biomedico, quello etico, quello politico, quello informatico e il socio-economico e iragazzi hanno, così, potuto ascoltare esperti di valore mondiale e divenire più consapevoli sulle trasformazioni scientifiche del terzo millennio.

Il convegno ha mostrato ai ragazzi, da un lato, le prospettive diagnostiche e terapeutiche e dall’altra le implicazioni sociali, legali ed etiche, riguardanti la sicurezza e la privacy dell'individuo.

«Siamo rimasti molto colpiti – dicono in coro i ragazzi partecipanti- dalla possibilità di confronto diretto con tutti i relatori; disponibili a rispondere alle nostre domande ed entusiasti nel vedere la grande partecipazione degli studenti. L’obiettivo della conferenza era informare e coinvolgere i giovani dando loro la consapevolezza di una nuova medicina, di cui saremo comunque protagonisti sia in veste di medici sia di pazienti; a parer nostro l’obiettivo è stato brillantemente raggiunto.
Ringraziamo dunque la Fondazione della Comunità del Novarese Onlus, il Fondo Cominazzini e la professoressa Colla per averci concesso un'opportunità così importante che è stata occasione di approfondimenti scientifici in campo biomedico ma anche, e soprattutto, fonte di ispirazione per diventare cittadini partecipi e consapevoli».