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UN SASSO NELLO STAGNO, CERCHI CONCENTRICI DI IDEE E CULTURA CHE SI ALLARGANO FINO A RIVA

Novara - Sono numerose le iniziative messe in atto dall’associazione culturale “Muse”, che collabora con la Biblioteca civica “Negroni” attraverso diverse iniziative "tutte rientranti nell’ambito del progetto “Un sasso nello stagno” che – ricorda il sindaco Alessandro Canelli - mette al proprio centro la lettura e la produzione letteraria come veicoli culturali ed espressivi che, tra l’altro, diventano fondamentali per stabilire scambi di diversi generi di “sapere” e di esperienze. Il progetto vede come protagonisti i ragazzi delle Scuole secondarie di secondo grado novaresi. Un sasso gettato in uno stagno crea cerchi concentrici che si allargano e si allargano fino ad arrivare a riva: questa è la metafora di ciò che ci si propone con il presente progetto: partendo dalla biblioteca, attraverso azioni molteplici e mirate, allargare il campo d'azione per raggiungere nuovi pubblici e approfondire, attraverso diverse ed adeguate metodologie, distinti argomenti".

Il progetto è alla sua seconda approvazione dopo che  ha ricevuto un contributo da Fondazione Cariplo, la presente edizione è finanziata da Compagnia di San Paolo all'interno del bando “Valorizzazione dei patrimoni culturali” che ha confermato la validità del percorso fin qui attivato.

A illustrare le varie iniziative è Elena Monfalcone, di associazione “Muse”. "Innanzitutto – spiega – abbiamo il  laboratorio di lettura ad alta voce “Io amo leggere”, un percorso per gli studenti delle Scuole secondarie di secondo grado orientato ad acquisire tecniche di lettura espressiva ad alta voce utili per leggere ad anziani e bambini, con la finalità di favorire momenti di scambio intergenerazionale ed inclusività. I ragazzi saranno portavoce dell’amore per la lettura nei confronti dei più piccoli in una logica peer to peer e, contestualmente, avranno la possibilità di un confronto diretto con i “nonni” per incontrare e “scambiarsi” esperienze e saperi. Il percorso è articolato in dodici ore di formazione alla lettura ad alta voce, partite lo scorso mese, a cura dell'attrice Elena Ferrari di “Cabiria Teatro” e di diciotto ore di attività pratica presso la Biblioteca “Negroni”, case di riposo e asili nido, Scuole dell’infanzia e Scuole primarie cittadine. A questa prima edizione del percorso hanno aderito diciotto studentesse dell’indirizzo socio-sanitario dell’Istituto Professionale statale “G. Ravizza”. Gli Enti che ospiteranno le giovani lettrici nelle prossime settimane sono otto asili nido comunali, lo spazio gioco “Il Melograno”, le Scuole dell’infanzia “Carboni”, “Maria Ausiliatrice” e “Sacro Cuore”, la “Pia Casa della Divina Provvidenza” e  la Casa di giorno "Don Aldo Mercoli"".

Una seconda iniziativa è il percorso  letterario sul tema “ Il Mito. Modernità e Creatività” in collaborazione con il Circolo dei Lettori "che sarà condotto dalla libroterapeuta e psicoterapeuta Rachele Bindi e che è frutto della richiesta stessa degli studenti che, dopo aver fatto una prima esperienza nel 2017, hanno chiesto di poter approfondire la tecnica libroterapica. Il percorso formativo – dettaglia Elena Monfalcone - propone cinque incontri: l’obiettivo è quello di amplificare attraverso la metodologia libroterapica il senso profondo dei temi mitologici ed accompagnare i partecipanti alla riscoperta della narrativa contemporanea in chiave mitologica. L’approfondimento delle linee narrative del mito porta a toccare i principali temi dello sviluppo dell’individuo e del benessere personale. Gli incontri  permetteranno di approfondire le caratteristiche che rendono il Mito promotore di crescita individuale e di benessere psichico, utilizzando non solo i testi classici ma anche la letteratura contemporanea in un’ottica libroterapica. Gli incontri saranno volti a toccare i principali macrotemi rintracciabili in un primo approccio alla letteratura sul mito. Al percorso hanno aderito diciotto studenti di quattro diversi istituti scolastici novaresi: ITE “Mossotti”, ITI “Omar”, Liceo scientifico “Carlo Alberto” e Liceo scientifico “Antonelli”".

Infine l’innovativo laboratorio di “Slam Poetry”, "nato  - rimarca la presidente di “Muse”- da un'idea della studentessa Isabella Roattino del Liceo scientifico “Carlo Alberto”e che si svolgerà in collaborazione con  il Circolo dei Lettori. Il sistema di Slam Poetry, che è nato negli Stati Uniti, si suddivide in due fasi: nella prima i poeti scrivono le loro poesie, che ammettono l'uso di versi sciolti e liberi. La seconda fase implica la performance, in cui il poeta recita la propria poesia in un tempo minimo di trenta secondi e in un massimo di tre minuti.  Alla fine del percorso si terrà una competizione in cui ogni poeta performerà una sua poesia di fronte ad una giuria di tre persone. In base ai loro giudizi sarà deciso un vincitore.  Dalla passione di alcuni studenti del Liceo scientifico “Carlo Alberto” è nato un primo gruppo di ragazzi attivo in questa disciplina che vorrebbe far conoscere la “Slam Poetry” e proporla a studenti di altre scuole. La Biblioteca “Negroni”, l’associazione “Muse” e il Circolo dei Lettori hanno quindi deciso di supportare i ragazzi aiutandoli: ad organizzare un momento pubblico di dimostrazione dell'attività, ad informare le scuole e gli studenti interessati attraverso i propri canali di comunicazione, offrendo spazi dove potranno esercitarsi e supportandoli nell'organizzazione di un evento finale che vedrà i giovani poeti gareggiare di fronte a una giuria".

Elena Monfalcone descrive "l'entusiasmo dei ragazzi coinvolti o addirittura promotori dei progetti elencati che sono la migliore testimonianza del fermento culturale, della creatività e dello spirito di iniziativa dei giovanissimi che a volte hanno solo bisogno di un orecchio attento ad ascoltare le esigenze e una mano disposta ad aiutare e a sostenere le idee".

“Un sasso nello stagno” è presente sul sito del Ministero dei Beni Culturali dell'Art Bonus ed è possibile sostenerlo nella sezione dedicata: http://artbonus.gov.it/biblioteca-civica-carlo-negroni.html.