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Quando uno sciopero fa... arrabbiare (e non poco) i genitori

Trecate - "Per la carità, scioperare è un diritto sacrosanto! Ma c'è modo e modo e quello visto ieri alle primarie 'Rodari' è assolutamente inaccettabile e assurdo". Non hanno mezzi termini alcuni genitori di piccoli del plesso di via Cassano, 'vittime' dell'agitazione del corpo insegnante proclamato a livello nazionale per martedì 5 maggio. "Abbiamo ricevuto regolarmente la circolare nei giorni scorsi, ma le maestre ci hanno assicurato che non avrebbero aderito allo sciopero e che potevamo portare i nostri figli in classe senza problemi. E invece... Alle 8.30 la vice dirigente ha letto il nome delle sezioni che potevano entrare in aula e tra queste solo in poche quarte e quinte hanno fatto ingresso nella scuola. Le maestre, non sappiamo per quale motivo, erano in aula da sole e tutti i loro allievi fuori. Non vi dico il disagio enorme, in particolare di quei genitori che lavorano e non hanno modo di 'sistemare' i figli in casi di emergenza come questo. Sappiamo anche - sottolinea il gruppo di mamme - di un bambino lasciato sulla strada dalla madre per raggiungere la scuola. Il piccolo è arrivato davanti alla 'Rodari' ed ha trovato il portone chiuso e per tornare a casa si è dovuto aggregare al pedibus, che in modo diligente ha coinvolto anche chi non è iscritto a questo servizio. Ma vi sembra il modo di promuovere la scuola o le battaglie sindacali? E' questa la scuola che vogliamo?". Bella domanda, attendiamo risposte...

Gianmaria Balboni