Share |

AD ALESSANDRIA LA XXI CONFERENZA DELLA SOCIETÀ ITALIANA DI GRAVITAZIONE

Oltre 120 fisici, astrofisici e matematici si confronteranno dal 15 al 19 settembre

Alessandria - Sarà il Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica a fare da cornice per la XXI Conferenza della Società italiana di Gravitazione – SIGRAV; dal 15 al 19 settembre Alessandria ospiterà oltre 120 tra fisici, astrofisici e matematici. La SIGRAV – la Società Italiana di Relatività Generale e Fisica della Gravitazione – è stata fondata nel 1990 allo scopo di riunire membri della comunità scientifica italiana interessati ai vari aspetti della Relatività Generale e della Fisica della Gravitazione.

Coordinata dal professor Leonardo Castellani, ordinario di Fisica teorica, la conferenza è organizzata dall’Università del Piemonte Orientale in collaborazione con i principali enti italiani nel settore della fisica, della matematica e dell’astrofisica: l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare; il Gruppo Nazionale per la Fisica Matematica; l’Agenzia Spaziale Italiana; l’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica; l’Osservatorio Astrofisico di Torino; l’Istituto Nazionale di Astrofisica.

Nel corso delle cinque giornate verranno discussi i più recenti sviluppi della gravitazione e della cosmologia, dal punto di vista teorico e sperimentale; sono inoltre previsti tre workshops specifici: Classical and Quantum Gravity – Roberto Casadio (Università di Bologna)) e Lorenzo Fatibene (Università di Torino); Relativistic Astrophysics and Cosmology – Antonaldo Diaferio (Torino) e Alberto Vecchiato (Osservatorio Astrofisico di Torino); Experimental Gravity – Enrico Calloni (Università di Napoli) e Giancarlo Cella (Università di Pisa). La prima giornata vedrà la consegna delle medaglie Amaldi a due scienziati europei senior di fama internazionale, e dei premi SIGRAV a quattro junior italiani.

«La scelta di Alessandria come sede di questo evento biennale – ha voluto sottolineare il professor Castellani – costituisce da un lato un riconoscimento all’attività di ricerca del gruppo dei fisici del DiSIT, dall’altro della vocazione sempre più internazionale dell’UPO».