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Nuova pallacanestro Ghemme dice addio al sogno della serie C

A Savigliano perde la partita decisiva

Ghemme - Finisce in maniera impietosa l'avventura play off per la Nuova Pallacanestro Ghemme, che dopo aver inanellato successi convincenti in regoular season  si schianta di colpo contro un avversario non irreistibile ma capace di giocare con sfrontatezza e coraggio la sfida decisiva. Ghemme ha le spalle al muro dopo la sconfitta rimediata in garauno, ma parte decisa con Merlo in regia, Perna e Leone agli esterni e con Pozzi e Vintonyak vicino a canestro. I rimbalzi del pivot ucraino danno consistenza alla difesa ghemmese che spinge forte e grazie anche alla precisione dall’arco scava un importante solco tra se e gli avversari. 13 a 4 esterno dopo 7 minuti di gioco, ma la partita dei gialloverdi è tutta qui. Tre quattro palle perse banalmente tra il finire del primo quarto e l’inizio del la seconda frazione, consentono agli uomini di Testa di ricucire lo strappo e mettere la freccia sul 14-13. Poi si va a strappi, gli ospiti segnano poco e non trovano mai fluidità in attacco mentre i padroni di casa sbagliano parecchio, al contrario della sfida di andata, anche dalla lunetta. La prima metà del giuoco si chiude con savigliano avanti per 30-26 ma l’inizio del terzo periodo ricalca i binari di avvio partita. Ghemme sembra pimpante e con un parziale di 7 a 7 ritorna a fare la voce grossa. Sale però in cattedra Giacone, sicuro MVP della gara, che parreggia subito sul 33 pari e poi fa volare i suoi con importanti conclusioni da oltre l’arco dei 6 e 75. Sul 48 a 39 interno la gara è praticamente chiusa. Ghemme non segna più attanagliata da paura e tensione, non servono time out e sostituzioni, Savigliano è padrona del campo e chiude la gara “largheggiando” il risultato.

 

Ghemme chiude così una stagione con tanti rimpianti, con tanti gravi infortuni subiti durante la stagione (Migliorini in precampionato, poi Alessandro Leone, e Manniello ed infine Formica), e con una delusione enorme. Inutile dire che le aspettative nella città del vino erano di altra portata.