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Ballarè e Pirovano rispondono ad Andretta

Novara - Riceviamo e pubblichiamo dal sindaco di Novara, Andrea Ballarè e dall'assessore allo Sport Rossano Pirovano (nella foto): "Il consigliere comunale Andretta, in preda ad evidente fibrillazione per la necessità di sviare l'attenzione dall'esito del lodo arbitrale sullo Sporting che delinea in modo inequivocabile le responsabilità politiche in capo a chi ha gestito la vicenda dal 2005 al 2011 (cioè lui e la maggioranza di cui faceva parte), cerca di imbastire una polemicuccia piccola piccola intorno ai destini del Novara Calcio. Una uscita di livello così basso che non meriterebbe neppure una replica. Ma riteniamo che, ben al di lá delle chiacchiere da bar sport del consigliere Andretta, sia giusto ribadire qualche punto: 1) Noi abbiamo - diversamente da Andretta - un rispetto assoluto dell'autonomia dello sport e delle sue strutture di governo. Non abbiamo familiarità con quelle commistioni tra calcio, politica (e magari televisione) così abituali per il consigliere, che, lo ricordiamo, per più di qualche lustro é stato un fedele discepolo dell'ex Cavaliere di Arcore. Pensiamo che, nello sport come in tutto il resto della società, il tempo del "mi manda Picone" sia finito. 2) in queste settimane siamo rimasti in contatto costante con la società Novara Calcio e con il suo presidente, che abbiamo incontrato in municipio ancora pochi giorni fa. Il Novara Calcio conosce molto bene l'impegno che questa amministrazione ha messo e mette per sostenere in tutti i modi la più gloriosa società sportiva novarese. 3) Certamente non abbiamo mancato di attivare, senza clamore e senza strumentalizzazioni, tutti i contatti possibili in ambito Coni. Non siamo abituati a sbandierare prima ciò che facciamo, ma semmai a raccoglierne dopo i risultati. 4) Se il Novara avrà la possibilità di giocare nuovamente il campionato di serie B, come noi fortemente auspichiamo, sarà, come ha dichiarato ieri il presidente della lega cadetta Abodi,  soprattutto per merito della sua storia e del suo valore, per l'impegno dei suoi dirigenti, per la stima di cui la città e i suoi appassionati sportivi godono in sede Coni. Non certo per una interrogazione parlamentare. E men che meno per un comunicatuccio del sabato pomeriggio di un consigliere comunale".