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Da imprenditore di successo a ciclista che vola per le strade di montagna

La strana (ma non troppo) storia di Antonio Piciaccia del GC '95
Antonio Piciaccia al termine della Maratona delle Dolomiti

Novara - Solitamente siamo abituati a sportivi di successo che portano le loro idee, entusiasmo e determinazione anche in attività imprenditoriali, facendole diventare di assoluto livello. Un nome su tutti: Lacoste o Perry (se vogliamo andare in Francia o in Inghilterra), ma anche in Italia anzi nel Novarese gli esempi non mancano, vedi Sergio Tacchini. Questa volta è accaduto il contrario: un imprenditore di successo che vince e convince anche in campo sportivo. E' il caso di Antonio Piciaccia, titolare dell'omonima carpenteria con sedi a Novara e Caltignaga e che da qualche tempo ha una passione incredibile per le due ruote: la bicicletta. Insieme agli amici della GC '95 presieduta da Nicola Gullì sta partecipando a diverse tappe della gran fondo, togliendosi diverse soddisfazioni. L'ultima della serie è stata domenica scorsa, 6 luglio, in Trentino, per la precisione a Corvara (Bolzano), dove Antonio ha preso parte alla Maratona delle Dolomiti. Si tratta di una gara massacrante di 138 km su e giù per queste montagne mozzafiato, con salite che arrivano a raggiungere pendenze pari al 14-15%. "L'organizzazione - confessa - è stata davvero tedesca: perfetta in tutto e per tutto. Alla competizione hanno preso parte dopo un apposito sorteggio circa 13.000 cicloamatori provenienti da tutta Italia ed Europa. Alla partenza si è snodato un lungo serpentone per le strade di montagna e l'effetto ottico è stato impressionante, anche perché ai lati della strada c'erano due cordoni di pubblico pronti ad incitare i concorrenti dal primo all'ultimo metro, per un totale di quasi 20.000 spettatori. Insomma numeri da record che ci hanno riempiti di orgoglio".

Al termine di questa gara durissima Piciaccia è riuscito ad arrivare tra i primi 700; inoltre ha avuto il merito di essere il 1° classificato proveniente dalle province di Novara, Biella, Vco e Vercelli: insomma una bella soddisfazione. "Per raggiungere questo risultato - aggiunge - mi sono allenato col mio gruppo duramente per circa 6 mesi; quindi vita e alimentazione sana (pasta, carne e nessun eccesso) e tutti insieme abbiamo raggiunto un bel traguardo non solo sportivo".

Ora Antonio con l'inseparabile capitano Roberto d'Intino è in viaggio per Cuneo: domenica 13 luglio si corre infatti un'altra gran fondo per chi ha le gambe belle allenate: la Fausto Coppi. Sono 'solo' 111 chilometri con dislivelli che arrivano a superare i 3.300 metri; tra i passaggi da effettuare c'è la Fauniera, chiamata dagli appassionati di ciclismo 'Il colle dei morti'. Una faticaccia, un sacrificio e una corsa per forti di cuore e di gambe, ma anche una splendida esperienza che va ad arricchire il curriculum di Antonio Piciaccia e di tutto il GC '95 perché vissuta all'insegna dello sport e dell'aria aperta con il mezzo più ecologico che c'è: la bicicletta.

Gianmaria Balboni