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Emilia paranoica… Azzurra sconfitta 12-1 a Scandiano!

Si conclude nel peggiore dei modi il cammino in Coppa Italia di Brusa e soci

Novara - “Emilia paranoica” cantavano una quarantina di anni fa i mitici Cccp (nati proprio nel Reggiano) e lo stesso si conferma per l’Azzurra Novara, che perde il terzo confronto in tre trasferte nella terra di Vasco, Ligabue e Zucchero (dopo Modena e Correggio). Pesante lo score di 12-1 in favore dei padroni di casa, opposti ad una formazione novarese scesa in campo priva per infortunio del suo bomber Ortiz con nella rosa quattro giocatori della serie B (Spina, Fortina, Filidoro e Silvestri). I pali, le traverse e le splendide parate del portiere locale Vecchi avrebbero reso meno cospicuo il vantaggio dello Scandiano, ma va detto che i padroni di casa hanno dominato in lungo e in largo la partita, giocata nel pomeriggio di sabato 9 dicembre al PalaRegnani. Dopo soli 46” si sblocca il risultato grazie a Barbieri; quindi le altre reti della prima frazione di gioco portano la firma di: Cinquini, Nicolò Busani e Fontanesi. Mele al 23’ accende qualche speranza in casa Azzurra: si va all’intervallo sul 4-1.

Nella ripresa esistono solo gli emiliani in gol con Fontanesi (altri 3 gol), altri due per Busani N., due anche per Ganassi e a chiudere per il 12-1 definitivo la segnatura del giovanissimo Riccardo Busani. Per l’Azzurra tanti i tentativi di andare a segno, soprattutto da parte di Mele, Brusa e Gallotta, finiti tutti nel nulla o contro i legni della porta. Per la cronaca gran parte del 2° tempo ha visto tra i pali tra i novaresi il debuttante Federico Spina (17 anni).

Peccato per un risultato così pesante, la settimana dopo l’impresa del Pala dal Lago contro il forte Amatori Modena. Ora per il coach Campanati il compito di resettare la squadra e partire nel migliore dei modi per il campionato di A2, che comincerà già il 7 gennaio con la trasferta di Sandrigo. Per rivedere i ragazzi all’opera nel palazzetto di viale Kennedy bisognerà attendere il 13 gennaio quando torneranno i ‘canarini’ a Novara.