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IGOR, ANCORA UN TASSELLO PER LA PRIMA SQUADRA: ARRIVA CHIARA BELLEI

Chiara Bellei

Novara - Diciotto anni da compiere a ottobre e un sogno nato quasi dieci anni fa pronto a diventare realtà: è l’identikit di Chiara Bellei, nuovo arrivo in casa Igor. Nativa di Pinerolo, dove ha iniziato a giocare a volley all’età di nove anni e dove ha militato fino alla scorsa stagione, in serie B1, Chiara è una schiacciatrice ricevitrice che, nonostante la giovanissima età, sarà aggregata alla prima squadra azzurra per la prossima stagione. «Riteniamo che Chiara sia un prospetto davvero molto interessante – spiega il d.g. azzurro Enrico Marchioni – e siamo orgogliosi del suo arrivo in azzurro. Con l’aiuto delle compagne più esperte e grazie al lavoro di un tecnico come Stefano Colombo, specializzato nel far crescere le atlete giovani, Chiara potrà crescere molto. Crediamo nelle sue potenzialità e siamo sicuri di poter vivere, insieme, un percorso di crescita comune».

Dal canto suo, Chiara non ha dubbi: «Sono davvero entusiasta di questa occasione che mi si è presentata e che ho voluto cogliere al volo. Ho la possibilità di lavorare in un ambiente serio e positivo e di poter crescere vivendo la magia della serie A1 che, ovviamente, è il sogno di ogni ragazza che gioca a pallavolo. Io lavorerò duramente per non deludere le aspettative di chi ha deciso di offrirmi questa opportunità. Ci tengo, inoltre, a ringraziare tutti i tecnici con cui sono cresciuta negli anni, in particolare Cristiano Mucciolo che, nella passata stagione, mi ha lanciato in B1». Dopo una vita a Pinerolo, per te sarà la prima esperienza lontano da casa: «Sarà tutto nuovo e se ci penso un po’ mi spaventa. Poi, però, prevale l’entusiasmo e non ci penso: semplicemente non vedo l’ora di iniziare a lavorare in palestra. Cosa mi aspetto? Di crescere, di vivere una stagione importante e… di poter incrociare tante campionesse che finora ho ammirato solo sullo schermo della tv: Arrighetti, Bosetti, le altre azzurre della nazionale e poi il mio idolo, Francesca Piccinini. Come tantissime ragazze che giocano a volley, sono cresciuta con il suo mito: sono sicura che mi emozionerà incrociarla sotto rete, anche solo per il saluto iniziale».