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IGOR, PER IL RUOLO DI OPPOSTO C’È LA REGINA BARUN

«TORNO A CASA, CHE SPETTACOLO LO SPORTING!»
Katarina Barun

Novara - Ancora un colpo di livello internazionale per la Igor Volley, che riporta a Novara Katarina Barun: sarà lei l’opposto azzurro per la prossima stagione sportiva. È il quinto volto nuovo per una squadra che prende sempre più forma e sostanza grazie agli innesti messi a segno dalla società. Per la giocatrice croata si tratta di un ritorno a Novara, dove ha già giocato nel biennio 2010-2012 conquistando, unica nella storia della pallavolo novarese, il “Pallone d’oro” della Lega Volley Femminile quale miglior marcatrice della serie A1 nel 2010-2011. Un biennio di altissimo livello, intramezzato da un brutto infortunio, che le è valsa, tra i tifosi novaresi, il soprannome prestigioso di “Regina”.

Nata a Zagabria il 1 dicembre 1983, mancina di 194 cm, Katarina Barun ha iniziato la propria carriera giovanissima con il Mladost Zagabria con cui, ad appena 15 anni, ha esordito nella massima serie croata vincendo tre Scudetti (il primo a 16 anni). Nel 2005-2006 il trasferimento in Turchia, al Karsiyaka Izmir, e poi un biennio in Italia con le maglie di Bergamo, con cui vince anche la Champions League, e Chieri. L’anno successivo, con il Metal Galati, centra la doppietta Scudetto – Coppa di Romania e rimane anche l’anno successivo nel campionato rumeno, con la maglia del Tomis Constanza. Nel 2010, come già raccontato, l’arrivo a Novara da cui nell’estate 2012 passa a Villa Cortese prima di trasferirsi al Lokomotiv Baku, dove ha giocato nell’ultima stagione.

Entusiasmo incontenibile per un sogno diventato realtà: questi i sentimenti espressi da Katarina Barun nel giorno del suo approdo in maglia Igor e del suo ritorno a Novara: «Tornare in questa città per me è come tornare a casa – racconta –. Sono al settimo cielo, pensavo sempre a quanto sarebbe stato bello poter giocare di nuovo qui un giorno e grazie a Igor questo sogno adesso è realtà. Sono orgogliosa e fiera di poter far parte di un progetto, quello di questa società, che l’anno scorso ho potuto ammirare da lontano, guardando le partite in televisione o in streaming. Mi ha conquistata l’entusiasmo che c’è attorno alla squadra, alla società: sono felice di esserne diventata parte».

«Quando sono stata contattata dalla società – prosegue – ci è voluto davvero pochissimo a decidere che questa sarebbe stata la soluzione migliore per me, per tanti motivi. Per come sono stata a Novara, per l’entusiasmo che c’è attorno alla squadra e per la serietà del club, di cui tutti parlano bene, ma soprattutto per l’altissimo livello della squadra che si sta allestendo e perché avrò la fortuna di poter lavorare con Luciano Pedullà. È un allenatore di cui ho sempre sentito parlare molto bene e sono certa che sarà bello, utile e formativo poter lavorare con lui».

Oltre alla città ritroverai anche i tifosi, per i quali eri un vero e proprio idolo: «A Novara ho lasciato tante persone per me speciali e sono felice di ritrovarle al palazzetto a sostenere me e la squadra. Con i tifosi si era creato un rapporto bellissimo, profondo: sono certa che proseguiremo su quella linea. Personalmente non vedo l’ora di provare nuovamente l’emozione di giocare nello Sporting gremito: è qualcosa che non ho provato in nessun altro posto, qualcosa di vibrante che ti da una carica incredibile. Ripeto, non vedo l’ora! Ai tifosi dico che sto tornando e che sono pronta dare tutta me stessa, come sempre, per la squadra e per loro. Insieme ci divertiremo».