Share |

Il presidente De Salvo commenta il ko col Monza

Novara - Inizia con una sconfitta il campionato in Lega Pro del Novara, sconfitto sabato pomeriggio a Monza dai brianzoli per 2-0. Sul ko al Brianteo è intervenuto il presidente Massimo De Salvo che ha dichiarato: "Il mio inizio da dirigente nel mondo del calcio risale a 12 anni fa. Sono partito dai dilettanti con una squadra militante all'epoca in prima categoria. Tanto entusiasmo giovanile e voglia di far bene mi avevano portato a costruire una squadra importante per la categoria ed ero quindi convinto che non avremmo potuto non fare bene. La prima gara la giocammo in trasferta contro un avversario neopromosso in categoria. Quella gara la ricordo ancora benissimo perchè la giocammo all'attacco per 90 minuti e la perdemmo 2-1 sugli unici due tiri dell'avversario. Loro erano stati bravi, cinici e concentrati e questo atteggiamento li aveva aiutati anche ad essere fortunati in alcuni episodi chiave della gara. La gara di ieri mi ha ricordato moltissimo quella partita con la differenza che il Monza è un avversario importante e di prestigio per la categoria. Ho visto complessivamente una squadra che ha voluto giocare a calcio e di questo sono molto contento ma tutti quanti, dal mister che è uomo intelligente all'ultimo dei calciatori in panchina, devono ricordarsi questo: il campionato di Lega Pro è ancora più degli altri fatto di compattezza, semplicità, concentrazione massima. Troveremo avversari che faranno di queste doti gli elementi fondanti del proprio campionato e noi non possiamo essere da meno. Questo non vuol dire non esprimere qualità, ma vuol dire credere tutti in noi stessi, aiutarci al massimo non solo dal punto di vista tecnico ma pensare all'obiettivo di squadra che deve essere quello di vincere le partite. Dico ai giocatori una cosa sola: quest'anno la musica è cambiata. Voglio guerrieri che scendono in campo con l'idea di essere più scarsi degli altri e consapevoli che per vincere devono fare un passo in più e non uno in meno, voglio un allenatore che sia consapevole che la vera sfida è quella di migliorare i propri calciatori sapendoli valorizzare e non giudicare perché in questo modo potrà vincere, voglio un direttore che dia equilibrio e sicurezza a tutti con la capacità di alzare i toni quando serve, voglio un presidente... ( questo ditelo voi come deve essere ). Dico ai giocatori forti che abbiamo in rosa che hanno solo due possibilità: rimanere con la testa giusta e la concentrazione e cattiveria agonistica necessaria o andare via cercando la soluzione migliore per tutti. Non esistono possibilità intermedie, perché non lo consentirò. Chiunque scelga consapevolmente una delle prime due vie avrà il mio rispetto, chi deciderà per la terza via... Quest'anno la trasparenza sarà totale e ricordando che non parliamo di segreti di Stato ma di calcio il mio pensiero ogni volta che potrò lo paleserò in questo modo affinché chiunque possa condividerlo o contestarlo ma mai fraintenderlo. Io credo molto in questa squadra e stiamo lavorando per migliorarla ulteriormente ma dobbiamo avere la consapevolezza di dove siamo: conoscere i propri limiti ci consente di lavorare per superarli, sottovalutarli ci porta a fallire. A proposito: quella squadra di prima categoria con quella sconfitta capì queste cose e alla fine ottenne le soddisfazioni che desiderava e in tre stagioni arrivò a giocarsi le finali per partecipare alla serie D, perché a volte è dopo una pioggia copiosa che il raccolto è più ricco. Importante è esserne consapevoli. Un abbraccio a tutti i tifosi e alla nostra squadra con l'orgoglio di poter dire Forza Novara!"