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Il ritorno dell'on. Nastri: impegno per riportare il Novara in B

"Serie B a 21 squadre? Una scelta illogica che può favorire le scommesse clandestine e le combine
l'on. Gaetano Nastri (Fratelli d'Italia)

Novara - Perché avviare un campionato di serie B a 21 squadre che porterebbe ogni settimana ad avere una compagine costretta a riposo? E' questa la domanda che l'on. Gaetano Nastri, deputato di Fratelli d'Italia, rivolge al presidente del Consiglio, Matteo Renzi. "Come attualmente ipotizzato dagli organi federali - osserva Nastri - si prospetta un campionato di calcio di serie B a 21 squadre, che essendo un numero dispari, determinerebbe l'introduzione dei turni ed il conseguente riposo di una squadra. Ciò potrebbe comportare una serie di problematiche e inefficienze; ad esempio tale decisione comporterebbe che per una giornata, all'inizio o alla fine del girone di ritorno, si potrebbero innescare una serie di accordi e di calcoli, con conseguente abbinamento di scommesse illecite, che priverebbero la regolarità dello svolgimento del torneo".

L'on. Nastri ricorda che nel finale di stagione 2013/14 si sono avute diverse segnalazioni di partite del campionato di serie B quantomeno sospette e ora vi è il tangibile rischio che il numero di gare manipolate ritorni quello delle annate pre-inchieste di Cremona e Bari. "Il campionato di serie B - prosegue Nastri - introducendo la formula dei play-off e play-out aveva raggiunto ottimi e positivi risultati, finalizzati a rendere  il torneo più combattuto, mentre adesso con una decisione che appare quantomeno ambigua si rischia di azzerare tutti i progressi precedenti. E' impossibile far sì che tutte le partite, soprattutto verso la fine del torneo, si giochino in contemporanea; talune formazioni dunque scenderanno in campo già sapendo il risultato delle concorrenti, mentre altre squadre saranno del tutto svantaggiate dovendo giocare in anticipo".

Insomma, secondo il parlamentare "un campionato di calcio con 21 squadre sarebbe il terreno ideale per consentire ai male intenzionati di attuare pratiche illecite e fraudolente, quando invece la legislazione italiana è intervenuta molti anni addietro per cercare di debellare il fenomeno delle scommesse clandestine e per favorire il corretto esercizio della pratica sportiva con l'approvazione della legge 401/89; in questo senso non è comprensibile come questi sforzi legislativi, combinati con i costanti interventi a livello sociale degli organi competenti, possano essere del tutto travalicati da una decisione che oltreché illogica appare socialmente deprecabile".

In conclusione Nastri esprime l'auspicio che la decisione possa essere rivista in favore di un campionato a 22 squadre e che al presidente Renzi di intraprendere iniziative "per un eventuale ripensamento nei confronti degli organi federali, in considerazione dei danni non soltanto di immagine che ne deriverebbero per lo sport italiano da una simile decisione".