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LA IGOR CALA IL TRIS SUL MERCATO: ECCO STEFANIA SANSONNA

L’EMOZIONE DI SANSONNA: «MI SENTO LE FARFALLE NELLO STOMACO»
Stefania Sansonna

Novara - Ancora un nuovo arrivo per la Igor Volley, che riporta a Novara il libero più titolato d’Italia, Stefania Sansonna. Reduce da un biennio eccezionale a Piacenza, con cui ha vinto due Scudetti, due Coppe Italia e una Supercoppa, la giocatrice di Canosa è il libero in attività con più “tricolori” in bacheca e il suo arrivo alla Igor rappresenta un’ulteriore dimostrazione delle ambizioni del club azzurro. Nata il 1 novembre 1982 a Canosa di Puglia, Stefania Sansonna ha esordito in serie A1 nel 1997 (quando ancora non aveva compiuto 15 anni) con la maglia della Ester Napoli. Dopo sei anni in serie B, nel 2005-2006 è approdata in serie A2 a Isernia per poi passare a Castellana Grotte con cui ha vinto la serie A2 (2007-2008) e ha disputato le sue prime due stagioni in A1. Dopo un biennio a Novara, Stefania è passata a Piacenza nell’estate 2012 e l’ultimo biennio è (splendida) storia recente con i cinque titoli conquistati e l’esordio in Champions League nell’ultima stagione. Nella sua prima stagione a Piacenza, Stefania Sansonna ha condiviso il doppio trionfo in Campionato e Coppa Italia con Martina Guiggi, che adesso ritroverà in azzurro.

Entusiasmo, determinazione e tanta “fame” di vittorie. Sono questi i sentimenti di Stefania Sansonna dopo la decisione di tornare a Novara e legare il proprio destino a quello della Igor Volley: «Provo una sensazione di euforia profonda – racconta il libero canosino – e non esagero se dico di sentirmi le farfalle nello stomaco. A Novara, quattro anni fa, per me è iniziata una vera e propria rivoluzione e oggi torno in questa città e quest’ambiente che tanto mi hanno dato, sia durante la mia esperienza novarese che dopo, con la stessa umiltà e fame di allora. Nell’ultimo biennio ho vinto tantissimo ma proprio per questo non ho la minima intenzione di fermarmi, anzi».

Un passo indietro, ai successi di Piacenza, e uno avanti: «A Piacenza si è creato qualcosa di grande, eravamo un gruppo eccezionale che ha saputo crearsi una mentalità vincente grazie alla serietà del lavoro quotidiano. Mi piace pensare di poter portare a Novara questa mia esperienza, lavoreremo tutti per provare a ricreare qualcosa di simile qui alla Igor e la presenza di Luciano (Pedullà, ndr) in panchina è una garanzia importante in tal senso».

«Non nascondo – prosegue Stefania – che proprio la possibilità di lavorare con Luciano è una delle cose che hanno fatto la differenza al momento di prendere la mia decisione, oltre al desiderio di ritrovare Novara e tante persone cui ero e resto tutt’ora legata. Solo in un contesto speciale come è l’Agil poteva verificarsi questa possibilità e sono sinceramente felice che sia successo. Nella mia esperienza novarese, il nostro gruppo aveva creato sul campo un certo entusiasmo e l’aveva trasmesso alla piazza: il binomio Agil-Igor ha fatto qualcosa di ancora più grande, facendo innamorare la città intera del club, della squadra».

Appena due settimane fa, festeggiavi la splendida stagione della Igor assieme ai tifosi azzurri: «C’è un legame vero e profondo con i tifosi, anche se ero stata “avversaria” mi hanno invitata alla cena di fine anno e io ho accettato l’invito, pur non avendo idea di quello che pochi giorni dopo il destino mi avrebbe riservato».

A proposito di feste… quanto dureranno ancora i festeggiamenti per il secondo Scudetto? «Ora viene la parte più bella: ho festeggiato con tutti a Piacenza, adesso vado a casa, in Puglia, a festeggiare con la mia famiglia. Stacco un po’ la spina e mi rilasso, in attesa di vivere questa nuova sfida “griffata” Igor. Non vedo l’ora di ripartire!».