Share |

LA SETTIMANA SPECIALE DI MINA KIM TRA COMPLEANNO E RITORNO A CASA

«AL PALAVERDE SONO CRESCIUTA, ORA VOGLIO FARE IL COLPACCIO»
Mina Kim Ho Chul

Novara - Tre punti e una vittoria strepitosa: così la palleggiatrice azzurra Mina Kim ha festeggiato i suoi trent’anni, compiuti quest’oggi. Una torta ricevuta, a sorpresa, dalle compagne di squadra allo scoccare della mezzanotte e poi la ripresa degli allenamenti questa mattina: nel mirino c’è una trasferta importante (domenica, ore 18, al PalaVerde di Treviso, contro Conegliano) che per Mina, tutto sommato, è un vero e proprio ritorno a casa. «In quel palazzetto ci sono cresciuta – racconta la regista azzurra, figlia del mitico Kim Ho Chul che a Treviso ha prima giocato e poi allenato – e ho sempre sognato di giocarci. Quando ero piccola, mio padre mi diceva che lì non avrei mai giocato, quello era il “tempio” della pallavolo maschile... e invece domenica toccherà a me. Sarà una bella emozione, mi sembrerà davvero di tornare a casa. Inutile dire che sogno di fare il colpaccio, sarebbe davvero fantastico».

Dall’altra parte della rete un avversario di primissimo livello: «Basta scorrere i nomi delle nostre avversarie per capire quanto sia alto il livello di Conegliano. Però conosco anche il valore della mia squadra e so che possiamo fare bene, specie se manterremo alto il rendimento in battuta, fattore decisivo per tenerle a bada visto che hanno ottimi attaccanti, e in difesa, fondamentale che ci esalta letteralmente quando gira a dovere. Come noi, Conegliano ha una panchina lunga è questa è davvero un’arma importantissima: basti vedere quanto faccia la differenza per noi».

Intanto, hai festeggiato nel migliore dei modi i tuoi trent’anni: «La vittoria su Bergamo è stata eccezionale, abbiamo giocato davvero bene, cogliendo un successo importante non solo per i punti in palio ma anche per ripartire dopo la parentesi della Coppa Italia che aveva lasciato l’amaro in bocca. Abbiamo offerto una prova di maturità, di carattere, ma questa non è una novità: se c’è una cosa che non difetta alla nostra squadra è proprio il carattere, la capacità di reagire alle difficoltà. Il nostro carattere è la nostra forza, la nostra certezza: è una base importante su cui costruire un girone di ritorno pieno di soddisfazioni».