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Manca pochissimo al debutto dell'Igor Novara a Bergamo

CAPITAN ROSSO: «LE PAROLE D’ORDINE? UMILTÀ E SPREGIUDICATEZZA»

Novara - Tutto pronto per la sfida di Bergamo, che aprirà ufficialmente, domenica, il campionato di serie A1 della Igor Gorgonzola Novara. Stefano Colombo e le sue ragazze partiranno domenica mattina alla volta del capoluogo orobico dove, alle 18, scenderanno in campo per incontrare la Foppapedretti Bergamo, blasonata compagine da un ventennio protagonista in Italia e in Europa. Un vero e proprio “battesimo di fuoco” su uno dei campi più duri dell’intero campionato, al cospetto della società più blasonata e decorata della massima serie. Formazione, quella orobica, allenata dall’ex Stefano Lavarini e mediamente giovane (la più esperta è la regista tedesca Weiss, 29 anni) ma di indiscusso talento.

Di seguito il roster delle rossoblù: 1 Klisura (S), 2 Stufi (C), 3 Bruno (L), 6 Weiss (P), 7 Blagojevic (S, capitano), 8 Merlo (L), 9 Melandri (C), 10 Folie (C), 13 Diouf (O), 16 Smutna (P), 17 Sylla (S). All. Lavarini.

«Umiltà e spregiudicatezza dovranno essere le nostre armi» è il pensiero di capitan Rosso, che lancia la sfida: «Siamo unite dalla fame, dalla voglia di dimostrare chi siamo. Sappiamo di non essere “stelle” ma per molte di noi, a partire dalla sottoscritta, questa è una sfida nuova, grande. Non vogliamo fallire».

Concetti ripresi anche dal tecnico azzurro, Stefano Colombo: «Siamo pronti per il campionato ma sappiamo anche che ci vorrà pazienza, perché siamo una squadra giovane, nuova e che dovrà, di conseguenza, crescere molto, giorno dopo giorno. Ho fiducia nel gruppo, le ragazze lavorano sodo e spero che riusciremo a mantenere quella serenità che per una realtà come la nostra è fondamentale. Dobbiamo convincerci che se qualcosa non funziona subito, dovremo farlo funzionare domani, senza fretta o pressioni ma anche con la consapevolezza che nessuno ci regalerà nulla».

Colombo rilancia: «So che possiamo ben figurare ma non può bastarci. Nello sport agonistico si scende in campo per vincere e a tutti noi deve interessare solo quello. Scenderemo in campo ogni domenica per vincere e quando non ci riusciremo lavoreremo ancora più sodo per riuscirci la volta successiva. Le nostre armi? Non abbiamo stelle o prime donne ma un gruppo che è e che dovrà essere sempre compatto, così da poter superare ogni difficoltà».

La chiosa è per il d.g. Marchioni, che rassicura tutti: «Questa squadra è quella giusta per un ambiente come il nostro: è stata plasmata sulla positività e sullo spirito di gruppo, valori che nello sport, ne siamo certi, fanno sempre la differenza».