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PORTAMORTARA: VASCELLO ORMEGGIATO...

Tre vittorie e tre sconfitte. Prossimo impegno in via Spreafico domenica 10 alle 10

Novara - E’ stata lunga ed impervia la via, ma tra un oceano ed un mare, tra un lago ed un fiume riuscire ad ormeggiare un vascello nelle risaie novaresi è stata un’impresa. Gia’, un tempo si parlava di imprese quando si riuscivano a vincere le partite, ora si accenna a delle prestazioni: i tempi sono cambiati, la squadra è veramente tale. Vogliamo dei numeri? Ebbene sia: 5 - 7,  4 - 10; 12 - 6, 1 - 9; 14 - 4,  3 - 1 così siamo precisi. Dall’arabo all’italiano tre partite vinte tre partite perse. Le statistiche a volte parlano da sole, ma i numeri sono freddi, in questo periodo addirittura umidi direi. Rescaldina, Crocetta e Malnate: tre squadre molto diverse con un unico comune denominatore: voglia di vincere! Questa non ci manca, forse di tanto in tanto con il gelo della primavera ci assopiamo, ma basta un lampo per risvegliarci ed allora a non dormire sonni tranquilli sono le avversarie. Come in un quadro d’autore il Lorenzo de Medici di Grosseto (provincia di Novara) ha inglobato in una cornice rinascimentale una vera squadra che ad ogni suo batter di ciglia cambia fisionomia ma non carattere; se in passato questo ingrediente mancava per cucinare un ottimo caciucco quest’anno sarà saporitissimo! Questa ultima trasferta di Malnate ha evidenziato l’ottimo lavoro fatto sul “Del Prato” (grande Ambra) con le lanciatrici sempre sul pezzo, mentre i cannoni dell’artiglieria del Porta (la palla che te la mando in fondo il campo) non hanno patito l’umidità affondando la difesa avversaria nella prima partita e creato danni irreparabili nel muro ostile nell’ultimo inning del secondo match. Ma cari Qutb al-Din al-Shirazi e grande Isaac Newton che sfortuna avete avuto, con tutto il tempo che avete investito per parlare dell’arcobaleno o dimostrare tramite un prisma di vetro di quanti colori fosse composto questo artifizio della natura, ma ve lo spieghiamo noi: i colori che compongono l’arcobaleno sono solamente tre: bianco rosso e blu, e la luce bianca, che attraversando “il diamante” (e non il prisma) crea l’arcobaleno è quella del sorriso delle nostre stupende atlete. Lo so, non vi rammaricate, ma sappiate che la favola è vera: alla fine dell’arcobaleno c’e’ veramente il tesoro;  se passate dal nostro campo “le” vedrete.

Vi aspettiamo domenica 10 maggio alle ore 10 sul campo di via Spreafico per raccontare un’altra storia, quella di Davide vs Golia. Ora scappo, il contadino che ha trovato ormeggiato nella sua risaia il mio veliero è un po’ arrabbiato! Alla prossima…