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A volte ritornano e... Attilio 2, la vendetta

Cristiano Giaretta e Attilio Tesser

Novara - Meglio di una sceneggiatura di Stephen King e di un film d'azione con Silvester Stallone: il ritorno al Novara sulla 'sua' panchina di Attilio Tesser è stato saluato nel primo pomeriggio di mercoledì 7 marzo da un nutrito gruppo di giornalisti, giunto a Novarello per ascoltare le parole sue e del nuovo direttore sportivo Cristiano Giaretta. Prendono il posto rispettivamente di Emiliano Mondonico e Mauro Pederzoli ed hanno il compito di concludere nel modo più degno possibile la stagione 2011/12 e porre le basi per quella dell'anno venturo.

"Ogni partita da qui alla fine del campionato - ha detto il mister più amato dai tifosi della storia azzurra - dobbiamo viverla come fosse una finale. Già in sede di presentazione lo scorso settembre avevo detto che ci saremmo salvati solo all'ultima domenica e non cambio opinione adesso. Sono molto felice e contento, ma sento anche addosso tutta la responsabilità del grande affetto che i tifosi del Novara nutrono per me; ci hanno sempre incoraggiati: l'unico episodio negativo è stato nella partita interna persa contro la Fiorentina. Ora devo avviare colloqui personali con ciascun giocatore; nei loro occhi vedo la voglia di fare, ci credono ed hanno una convinzione che dobbiamo trasformare in campo in energia positiva per fare risultato. A centrocampo tornerò al rombo; vincere nel prossimo turno con l'Udinese sarebbe una medicina eccezionale per noi e psicologicamente ci darebbe una grande spinta e fiducia in noi stessi. Dobbiamo credere nella forza del gruppo e darci la mano l'un l'altro con grande partecipazione. Con la società, il presidente, il patron e la dirigenza ho già parlato ed abbiamo avuto tutti i chiarimenti del caso. E' vero, sono rimasto amareggiato quando mi hanno esonerato, ma sono uomo che vive di calcio da tantissimi anni e so che questo può succedere...".

Cristiano Giaretta, al debutto nel ruolo di direttore sportivo degli azzurri: "Prima è stato interrotto il rapporto con Pederzoli e subito dopo con Mondonico; i giocatori non è vero assolutamente che hanno chiesto la testa del mister lombardo: hanno tutti un'intelligenza medio-alta per scendere in tali giochetti e sono troppo onesti per giocare contro il loro tecnico. Punto sull'orgoglio della squadra: ci sono elementi che devono dimostrare di non essere stati sopravvalutati e poi, ricordo che una retrocessione in B è una 'macchia' nel curriculum di ciascun giocatore professionista. Sono convinto che si può sbagliare nelle scelte, ma attenti noi siamo qui a Novarello sempre e vediamo da vicino ogni cosa e vicenda: vorrei dire grazie a Mondonico per essersi comportato da signore, avere dimostrato di essere capace di una tattica molto meticolosa e attenta, che ci ha portato a non subire gol per tre partite consecutive e battere l'Inter a San Siro. Il 'Mondo' prima di lasciarci ha voluto ancora una volta ringraziare il patron Massimo De Salvo per l'opportunità consentitagli di ritornare su una panchina di serie A. Ma ora abbiamo fatto una scelta differente, chiudiamo un capitolo e ne apriamo uno nuovo con mister Tesser".