Share |

Niente falò si S. Antonio a Trecate... e s'infiamma la protesta

Antonia Suardi (Unpli)

Trecate - Da diversi anni era tradizione che la sera del 17 gennaio si festeggiasse Sant'Antonio con il falò: un appuntamento che in via Sozzago ha sempre richiamato un gran numero di persone, nonostante anche serate gelide, nebbiose, piovose e che scoraggiassero l'uscire di casa. Ma l'idea di vedere la pira prendere fuoco, i riti propiziatori promossi dalla Confraternita dal Purscé, qualche salamella e un bicchiere di vin brulé caldo, oltre alla cura e all'organizzazione nei dettagli del gruppo Amici '52, Spazioscenico e Pro Loco, erano più forte di tutto e tutti. E così ogni anno si rinnovava con successo questo appuntamento. Questa volta, non complice la crisi, ma a quanto pare le lamentele di qualche 'vicino di casa', voglioso di passare anche la sera del 17 gennaio nel totale silenzio (siamo in una zona di Trecate assolutamente silente e senza pericolo di schiamazzi di ogni tipo...), hanno scoraggiato gli organizzatori a mettere in piedi l'iniziativa. A qualcuno, come Antonia Suardi, a lungo anima della Pro Loco trecatese e oggi consigliere nazionale Unpli (l'unione delle Pro Loco italiane) gli è venuto il magone, anzi... "Am vegna al magon…" ed ha scritto una sorta di lettera aperta: "Nel giorno in cui, tutta Italia, festeggiando Sant’Antonio, rievocherà tradizioni, saranno benedetti gli animali e si parlerà rigorosamente in dialetto, a Trecate… non si farà nulla! Non ci sarà il grandioso falò di Sant’Antonio che radunava centinaia e centinaia di persone, non solo trecatesi,  non ci sarà la processione con le ‘litanie’ in dialetto e la rievocazione della lotta del Santo col diavolo per rubargli il fuoco, niente giri attorno al falò recitando giaculatorie per farci passare i dolori, niente ‘carsansich’ - dolce antico di Trecate - e vin brulè, salamelle e costine, niente di niente! La spettacolare manifestazione, preparata magistralmente da anni dall’Associazione Amici52 onlus, cui si aggiungeva l’Associazione per la Storia e Cultura Locale, Spazioscenico e la Pro Loco quest’anno è stata annullata. Perché? Pare per le rimostranze di qualche (2 o 4) residente - non trecatese - nel Quartiere Sant’Antonio con minacce di esposti ai Carabinieri, pericolo di inquinamento (una pira di legna?) e non si sa bene che altro… Tutto era stato già predisposto e nel pieno rispetto delle norme di sicurezza: quest’anno i trecatesi non potranno rispettare una tradizione che si perde nei secoli. Dal 2010, alla rievocazione del falò, si era aggiunta l’idea, nata dal Gruppo/Associazione Nuares.it  di celebrare, il 17 gennaio, la Giornata Nazionale del Dialetto arricchendo la manifestazione con citazioni e detti popolari in dialetto. L’idea della Giornata Nazionale del Dialetto è stata adottata dall’UNPLI – Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia – e divulgata attraverso le sue associate a tutto il territorio nazionale. Fioriscono iniziative ovunque e non solo da parte delle Pro Loco ma anche di Associazioni e Comuni. Mentre su Facebook domani si scriveranno post in dialetto, la RAI e tutti i media nazionali e locali parleranno dell’importanza di salvare le nostre tradizioni e la nostra storia attraverso la salvaguardia del dialetto, a Trecate… buio e silenzio! Am vegna al magon… Post Scriptum: Trecatesi, però… a Cerano, alle ore 21, presso il piazzale ex Valle Ticino il Gran Falò di Sant’Antonio ci sarà, a cura del Comitato 4 Cantoni e con vin brulè per tutti!".